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Il 20% delle abitazioni è inutilizzato ma coi piani casa si costruisce ancora. 2009, anno del cemento

27 ottobre 2009 0 commenti

campagnaIl 20% delle abitazioni italiane non è utilizzato. Ma i piani casa regionali, come quelli della Lombardia e della Liguria, consentono di ampliare del 20-30% molte delle abitazioni già esistenti: vi pare sensato?

Le Regioni stanno redigendo i piani in cui si è frantumato l’abortito piano casa nazionale. Però l’Italia è già in overdose, come spiega il dossier del Wwf intitolato “2009, l’anno del cemento”.

I piani casa regionali stanno iniettando ulteriore cemento in un territorio in cui negli ultimi 15 anni l’urbanizzazione ha inghiottito oltre 3,5 milioni di ettari, di cui 2 milioni di terreni agricoli: una superficie grande quasi quanto il Lazio e l’Abruzzo messi insieme.

Il suolo è stato mangiato da case, casette, strade, capannoni, centri commerciali al ritmo di 244.000 ettari all’anno. L’Italia ha già 12,8 milioni di edifici e 27 milioni di unità abitative, per il 20% appunto disabitate, nonchè 200.000 chilometri di strade.

Più di 100 Comuni hanno urbanizzato oltre il 50% della propria estensione. Non è più sostanzialmente possibile tracciare sul territorio nazionale un cerchio di 10 chilometri di diametro senza intercettare una zona costruita.

Le pianure rappresentano il 18% della superficie nazionale, ma in esse si concentra il 60% dell’urbanizzazione. La Pianura Padana è diventata un mosaico di periferie traboccanti di villette, di aree industriali e di svincoli stradali. Ma hanno subito trattamenti del genere anche le coste, le colline pedemontane, le zone lungo i fiumi.

In media esistono 230 metri quadrati di territorio urbanizzato per ogni italiano, ultranovantenni e neonati inclusi.

Il territorio cementificato, urbanizzato, non si mangia. Non dà neanche da mangiare, terminato il breve lasso di tempo in cui funziona il cantiere. Anzi: impedisce che il terreno venga usato per produrre cibo.

Il cemento impermeabilizza il suolo. La pioggia non viene più assorbita ma ruscella via: ogni temporale diventa una mezza alluvione, l’acqua non riesce più a filtrare nelle falde sotterranee.

E’ in arrivo in tutt’Italia un’altra robusta dose di cemento. Ma vi pare sensato?

Il dossier del Wwf “2009, l’anno del cemento”

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Foto Flickr

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