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Naufragio tossico in Madagascar. E’ un disastro ecologico. Muoiono le balene, la gente si ammala

2 novembre 2009 0 commenti

naufragioCasomai non bastassero i problemi con le navi dei veleni nostrane, c’è un naufragio tossico in Madagascar. Un disastro ecologico, dice il Wwf: unico finora ad essersi occupato del fatto.

Una nave turca si è arenata sulla punta meridionale dell’isola. Sono finiti in acqua fosfati, lubrificanti, gasolio, combustibili.

La gente dei villaggi vicini ha affrontato l’inquinamento delle spiagge a mani nude e si è ammalata. Il litorale è diventato zona morta. E quella è zona di riproduzione delle balene.

In agosto la nave turca Gulser Ana si è arenata all’estremità meridionale del Madagascar, un’area molto ricca di biodiversità: costituisce un corridoio migratorio e zona di riproduzione delle balene.

A bordo c’erano 39.000 tonnellate di fosfati, 568 tonnellate di carburante, 66 tonnellate di gasolio e 8.000 litri di lubrificante. La maggior parte del carico si è lentamente riversata nell’oceano.

Sul posto si sono recati otto scienziati, in una missione co-finanziata dal Wwf. Hanno appurato che nove balene si sono spiaggiate nel solo mese di settembre, mentre normalmente sono due-tre in tutto l’anno. Alcune spiagge sembrano essere diventate zone morte. Nei villaggi adiacenti la gente soffre di problemi respiratori, disturbi alla pelle, diarrea.

I prodotti derivati dal petrolio che la nave trasportava coprono la spiaggia per 30 chilometri verso est dalla zona del naufragio, e anche per un tratto più lungo ad ovest. La gente mandata a ripulire non era equipaggiata per proteggere se stessa e l’ambiente: non indossavano indumenti protettivi e raccoglievano la sabbia inquinata in sacchetti di plastica che si rompono facilmente, causando ulteriori danni.

Quasi 40.000 persone sono state toccate dalle conseguenze del naufragio, dice il Wwf. La pesca è stata vietata per tre mesi: e di pesca vive il 245-40% della popolazione locale.

E poi ci sono i problemi alla biodiversità. Lo strato oleoso che ricopre l’acqua può causare la morte delle balene che salgono in superficie a respirare. I fosfati non sono velenosi in sè, ma causano eutrofizzazione: pesci e molluschi muoiono nelle acque povere di ossigeno.

La catena alimentare attorno alla zona del naufragio è danneggiata, dice il Wwf. E questo significa che i danni per l’ecosistema e per i villaggi potranno essere valutati soltanto fra qualche anno.

Dal Wwf International naufragio tossico in Madagascar. E’ un disastro ecologico. Muoiono le balene, la gente si ammala

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