Passi in avanti per Desertec. Energia solare dal Sahara all’Europa forse già nel 2015
Un altro passo avanti per Desertec, il progetto che mira a produrre energia solare nel Sahara e ad importarla in Europa, così da soddisfare il 15% del fabbisogno elettrico entro il 2050. E’ l’iniziativa più grande e più costosa mai tentata in materia di energie rinnovabili.
Dodici aziende (nessuna italiana) e la Desertec Foundation hanno dato vita alla società Desertec Industrial Initiative: mira a raccogliere investimento per 400 miliardi di dollari e a far arrivare la prima energia dal Sahara in Europa già nel 2015. Anche se, ovviamente, bisognerà superare degli ostacoli.
Il Sahara è il luogo ideale per produrre energia solare. Il Desertec guarda al solare a concentrazione, detto anche solare termodinamico: una tecnologia ben conosciuta. Si tratta di far convergere i raggi solari, tramite enormi apparati di specchi, verso un serbatoio che contiene un liquido. Quest’ultimo, riscaldato, diventa vapore e fa girare una turbina che genera elettricità.
Il vantaggio rispetto ai pannelli solari tradizionali – che convertono direttamente i raggi del sole in energia elettrica – è che se viene immagazzinata una sufficiente quantità di liquido riscaldato la turbina può funzionare anche di notte. Mentre i pannelli solari no.
Fin qui, tutto bene. Ma, nota Physorg, ci sono due potenziali fonti di problemi. La prima è la scala stessa del progetto: una cosa del genere non è mai stata tentata. La seconda è l’instabilità politica del Nord Africa: potrebbe interferire con la produzione di energia solare destinata all’Europa, così come le vicende mediorientali si sono ripercosse sulle forniture petrolifere.
Peraltro ogni progetto, tantopiù se ambizioso come questo, non è esente da rischi e incertezze. In base ai piani attuali, Desertec si articolerà in un sistema di centrali solari con una potenza complessiva di picco pari a 100 GW, cioè simili a circa un centinaio di centrali a carbone.
L’energia arriverebbe in Europa tramite elettrodotti ad alta capacità in grado di collegare il Marocco alla Spagna, l’Algeria alla Francia attraverso le Baleari, la Tunisia alla Sicilia, la Libia alla Grecia, e l’Egitto alla Turchia via Cipro.
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Su Physorg Desertec, energia solare dal Sahara all’Europa
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