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Inquinamento in Calabria, il Governo non vuole neanche ricevere la petizione “Liberi dalle scorie”

16 novembre 2009 0 commenti

calabria-radioattivaIl Governo ha respinto al mittente la petizione “Liberi dalle scorie” con la quale 28.000 persone chiedono di far luce sulla presenza di rifiuti, radioattivi e non, in Calabria: a cominciare dalle vicende legate al relitto di Cetraro.

Non è che a Palazzo Chigi hanno preso la petizione e l’hanno messa in un cassetto, che già sarebbe, diciamo, poco simpatico. Non hanno voluto proprio riceverla: il che mi pare come minimo francamente antipatico.

Eppure le richieste erano – credo – assolutamente sensate. Esposte senza strilli e senza polemiche. Le rilancio, casomai qualcuno le volesse ascoltare.

Il giornale “Il quotidiano della Calabria” ha raccolto nei giorni scorsi 28.000 firme in calce ad alcune richieste. Primo, far piena luce sul relitto di Cetraro: l’innocua nave passeggeri Catania senza l’ombra di scorie radioattive, dice la versione ufficiale dei fatti.

Una versione che però lascia molti dubbi. Tanto più che, come dice il Wwf, non sono neanche completi i video relativi all’esplorazione del relitto messi on line dal ministro dell’Ambiente. Ricorderete i fatti: il video del ministero e quelli girati dal robot della Regione Calabria hanno portato a conclusioni opposte. Come se avessero ripreso due navi diverse.

In particolare, nel video della Regione Calabria aveva una una doppia stiva piena di bidoni, che potevano benissimo contenere i rifiuti radioattivi di cui aveva parlato un pentito di mafia. Nel video del ministero c’era una sola stiva, e vuota. La petizione de “Il quotidiano della Calabria” chiede appunto di far luce.

A seguire, la petizione chiedeva di verificare la presenza di altre “navi dei veleni” (il ministro aveva promesso di continuare le indagini, ma non se n’è più saputo nulla) e in particolare di verificare l’inquinamento radioattivo nella zona del fiume Oliva, provvedendo se del caso alla bonifica.

“Il vicino spiaggiamento della nave Jolly Rosso non fu un parto di fantasia, e la verità su quell’incidente di percorso è ancora tutta da conoscere”, constata oggi Il Quotidiano della Calabria.

Ulteriori richieste: bonificare gli edifici pubblici di Crotone (a cominciare dalle scuole) costruiti, pare, utilizzando dei rifiuti. Verificare se esiste correlazione fra aumento dei tumori in Calabria ed eventuale presenza di rifiuto radioattivi o tossici. Chiarire tutte le eventuali responsabilità.

Di tutto questo, Palazzo Chigi non ha nemmeno voluto sentire parlare. Il Governo, è stata la risposta di Palazzo Chigi attraverso un sotto-sottosegretario, ritiene chiuso il caso dopo il ritrovamento del Catania al largo di Cetraro. Catania?

Petizione respinta al mittente. Non avevo mai sentito una cosa del genere. Sarà il caso di tenere gli occhi addosso alla Calabria inquinata. Suonare un po’ di trombe è quasi indispensabile quando ad un problema si cerca di mettere la sordina.

Da Il Quotidiano della Calabria inquinamento in Calabria, il Governo non vuole neanche ricevere la petizione “Liberi dalle scorie”

La petizione “Liberi dalle scorie”. Il testo non è più on line sul sito del Quotidiano della Calabria

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