Immagazzinare il surplus di energia rinnovabile in contenitori sotto forma di aria compressa
Immagazzinare l’energia rinnovabile sotto forma di aria compressa, e inscatolarla in contenitori tipo container. Ci sta lavorando negli Stati Uniti la società SustainX.
Spera di trovare nel giro di due anni una soluzione economica ed efficiente: se ci riuscirà, sarà un risultato importante.
Il grande problema dell’energia prodotta da fonti rinnovabili – vento, sole – è la discontinuità. In alcuni momenti ne producono più di quanta ne serve, in altri troppo poca. Dunque c’è bisogno di uno stoccaggio, che ora si effettua con sistemi ritenuti ampiamente migliorabili.
Si impiegano le batterie – addirittura si vogliono impiegare anche quelle delle auto elettriche – oppure si usa il surplus di energia rinnovabile per azionare le pompe che riportano indietro nei bacini artificiali l’acqua usata per produrre energia idroelettrica.
Ultimamente sono allo studio anche soluzioni che prevedono l’impiego dell’energia rinnovabile in eccesso per pompare aria compressa in caverne sotterranee. O meglio in alcuni, ben precisi e rari tipi di caverne. Al bisogno, l’aria viene fatta uscire ed impiegata per azionare una turbina eolica.
Ma l’idea di SustainX Energy Solutions è più agile e più maneggevole: pompare l’aria compressa in contenitori di dimensioni standard – una dozzina di metri di lunghezza – in grado di essere immagazzinati e trasportati senza problemi.
L’obiettivo è inserire in ogni contenitore l’equivalente di 4 megawatt-ora di energia, e di arrivare a un’efficienza energetica pari al 70%. SustainX cercherà di raggiungerlo grazie ad un finanziamento di 5 miliioni di dollari ricevuto dal Dipartimento per l’energia degli Stati Uniti
Su Clean Technica immagazzinare il surplus di energia rinnovabile in contenitori sotto forma di aria compressa
Da Forbes le ricerche di SustainX per stoccare l’energia sotto forma di aria compressa
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