Deforestazione il Russia. Il disboscamento illegale devasta la Siberia. Il legname finisce in Europa
Deforestazione in Russia. Siamo abituati a collegare il disboscamento illegale con l’Amazzonia, l’Indonesia e insomma con le regioni tropicali e subtropicali. Errore. Capita anche in Siberia.
Le Bbc News hanno un bel servizio: devastazione e corruzione a braccetto, clima di violenza e di intimidazione. Il traffico di legname è lucroso campo d’azione della mafia russa, dalla Siberia si ricava ogni anno una quantità di legname pari ad un terzo di quella che viene dall’Amazzonia.
I tronchi vanno a finire in Cina. Una volta lavorati e trasformati in mobili o in altri prodotti, prendono la strada dell‘Europa e degli Stati Uniti.
Ogni anno, scrivono le Bbc News, dalle foreste siberiane – le più estese del pianeta – vengono tagliati 10.000 metri cubi di legname. Se si va avanti di questo passo, spariranno nel giro di venti o trent’anni.
Un terzo del legname prodotto in tutta la Russia è contrabbandato dalla mafia, che fra il 2005 e il 2007 ha raddoppiato il suo controllo sul settore.
Di solito i taglialegna che operano nell’illegalità si muovono in gruppetti di quattro persone, muniti di autocarri e fucili. Lasciano dietro di sè una scia di distruzione. Quando i tronchi vengono consegnati alle segherie, la mafia li “legalizza” attraverso funzionari corrotti.
La deforestazione è particolarmente significativo nella remota regione di Primorsky, ultimo rifugio della tigre siberiana. Vengono tagliati gli alberi di maggior valore: pini coreani, querce, tigli. Restano in piedi gli altri: un simulacro di foresta, una foresta condannata a morte dal momento che sono sparite essenze chiave per la conservazione dell’ecosistema.
Finchè è durata l’Unione Sovietica, il taglio del legname veniva attentamente gestito e controllato dallo Stato. Ora non più. Putin ha praticamente smantellato il servizio di vigilanza.
Sulle Bbc News foreste siberiane devastate dal disboscamento illegale. Il legname finisce in Europa
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