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Scarsità di acqua e uso insostenibile delle riserve idriche. Lo Yemen sarà a secco fra 15 anni

1 dicembre 2009 0 commenti

sanaaParlavo l’altro giorno di acqua e della sua possibile scarsità futura. Lo Yemen ci sta già arrivando. C’è la possibilità che nel giro di 15 anni la città di Sanaa diventi la prima capitale al mondo senza più falde sotterranee d’acqua. Prosciugate dall’azione dell’uomo.

Ne racconta il Global Post: e mi sembra una storia significativa di uso non sostenibile delle riserve idriche, magari accompagnato – così viene presentata la questione – da un irrazionale, ignorante attaccamento ad abitudini ancestrali che conducono verso esiti rovinosi.

Nel caso dello Yemen, queste abitudini riguardano l’inefficiente e primordiale sistema di irrigazione. Ma a proposito di uso dell’acqua (e non solo di quella), anche l’Occidente è solidamente attaccato ad abitudini altamente inefficienti, anche se magari non primordiali. Torniamo in Yemen, adesso.

I cambiamenti climatici hanno colpito anche lo Yemen. Le piogge sono diventate imprevedibili – siccità e alluvioni si alternano – e più scarse: in alcune zone si sono ridotte anche un terzo rispetto a 10 soli anni fa.

Contemporaneamente la popolazione aumenta: ora sono 23 milioni di persone. Il numero è raddoppiato nel giro degli ultimi trent’anni, ci si aspetta che raddoppierà ulteriormente entro il 2030. Povertà generalizzata, infrastrutture basilari inesistenti o carenti.

Fino a qualche decennio fa i contadini yemeniti si dedicavano a colture alimentari, alle quali era sufficiente l’acqua piovana. Per aumentare il reddito ora crescono il quat – una droga molto usata nello Yemen stesso, in Arabia Saudita e nel Corno d’Africa – banane e manghi. Che hanno bisogno di irrigazione.

Si potrebbe usare l’irrigazione a goccia. La quasi totalità dei contadini preferisce però il vecchio metodo: allagare periodicamente i campi.

E dove si prende tutta quest’acqua? Gli impianti di desalinizzazione sono costosi, così si attinge dalle falde sotterranee attraverso pozzi, che ogni anno devono spingersi sempre più in basso: anche di una ventina di metri all’anno, dal momento che il prelievo avviene più velocemente rispetto ai tempi di rigenerazione.

Fra una quindicina di anni, si calcola, saranno esaurite le falde della zona attorno alla capitale e di buona parte del Paese.

Su Global Post scarsità d’acqua e uso insostenibile delle riserve idriche in Yemen

Foto Flickr

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