Scarsità di acqua e uso insostenibile delle riserve idriche. Tumulti in India per la potabile razionata
Tumulti di piazza in India per la scarsità di acqua e il razionamento della potabile. Un morto, decine di feriti. Il problema non è solo la siccità: i dimostranti protestavano anche per la cattiva gestione delle riserve idriche.
Non so voi: conoscevo finora tumulti per avere cibo, lavoro, aumenti salariali. I tumulti per l’acqua sono una novità: ne scrivo perchè (anche se magari non pare) tutto il mondo sta usando acqua ad un ritmo insostenibile. Infatti il problema indiano va al di là della scarsa pioggia contingente.
L’acqua è l’oro blu del XXI secolo, si dice. L’accesso all’acqua è un diritto umano, senza acqua non c’è vita nè si possono coltivare i campi. I cambiamenti climatici rendono le precipitazioni sempre più imprevedibili. Meglio pensarci per tempo, non vi pare?
I tumulti per l’acqua sono scoppiati ieri a Mumbai, che tanti ancora conoscono come Bombay e che conta 18 milioni di abitanti. Gli ultimi monsoni hanno portato le piogge più scarse degli ultimi 40 anni.
I monsoni in India vanno da giugno a settembre. In attesa della prossima stagione delle piogge, le autorità hanno imposto il razionamento, tagliando le forniture della potabile del 15-30% e avvertendo che andrà sempre peggio.
La causa sono solo le piogge troppo scarse? Reuters scrive che il Governo indiano viene criticato per non saper gestire la crescente penuria di energia elettrica e di acqua nei confronti sia delle attività produttive sia della gente comune.
Il sito di informazione indiano Edie aggiunge che secondo molti le autorità non hanno fatto abbastanza per le carenti infrastrutture idriche e per contrastare i furti d’acqua.
Sta di fatto che molti abitanti di Mumbai devono ora comprare acqua a prezzi esorbitanti per provvedere ai propri bisogni. Così migliaia di persone si sono radunate tumultuando davanti alla sede dell’autorità comunale incaricata della gestione delle acque.
La polizia è intervenuta con i manganelli. Ha perso la vita un’esponente di un’organizzazione non governativa: la versione ufficiale parla di un attacco cardiaco.
Sarà che ho il pallino dell’acqua. Però ci vuole un’enorme quantità di acqua per produrre i beni più comuni, dalle auto ai pantaloni. Senza contare l’acqua “incorporata” nella produzione del cibo. Tutta acqua indispensabile, tutta acqua del cui consumo neanche ci accorgiamo. L’umanità è arrivata al “picco dell’acqua”, ben al di là del caso indiano.
Su Reuters tumulti in India per la scarsità di acqua potabile
Su Edie un morto a Mumbay durante i tumulti per la scarsità di acqua
Su Hindustan Times i tumulti per l’acqua a Mumbai
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