Animali e cambiamenti climatici. A rischio anche koala, pinguini imperatore e pesci pagliaccio
I koala, i pinguini imperatore, i pesci pagliaccio resi popolari dal Nemo dei cartoni animati sono in pericolo a causa dei cambiamenti climatici.
Lo dice una ricerca dell’Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura, un network formato da oltre mille fra governi ed associazioni non governative, in una ricerca resa nota ieri in occasione del vertice di Copenhagen. Si intitola “Species and Climate Change”.
Il rapporto si focalizza su una decina di specie, molte delle quali assai popolari. Come i koala simbolo dell’Australia: per loro il pericolo è la malnutrizione – in prospettiva la morte per fame – dato che le proprietà nutritive delle foglie dell’eucalipto, loro unico cibo, peggiorano man mano che sale la concentrazione nell’atmosfera dell’anidride carbonica, il gas dell’effetto serra.
Famosissimi anche i pinguini imperatore, superstar dei documentari sull’Antartide: il ghiaccio stagionale su cui si accoppiano è in diminuzione.
Il problema della diminuzione dei ghiacci affligge anche gli animali dell’Artico. La foca degli anelli ogni anno per mettere al mondo i suoi piccoli si spinge sempre più a Nord. La volpe artica patisce la concorrenza vincente della volpe rossa man mano che quest’ultima riesce ad ampliare verso settentrione la sua area di distribuzione.
Nei mari tropicali, i coralli stanno sparendo a causa dell’acidificazione degli oceani. E l’acidificazione provoca seri guai anche al pesce pagliaccio protagonista del film “Alla ricerca di Nemo”: gli indebolisce l’olfatto indispensabile per individuare gli anemoni di mare con cui vive quasi in simbiosi.
Il rapporto Iucn Species and Climate Change e il comunicato stampa
Da Afp Animali e cambiamenti climatici. A rischio anche koala, pinguini imperatore e pesci pagliaccio
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