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La truffa dell’anidride carbonica. Frode da cinque miliardi sul mercato europeo delle emissioni

15 dicembre 2009 0 commenti

euroLa truffa dell’anidride carbonica è l’ultima frontiera dell’ecocrimine. Un’enorme frode ha colpito negli ultimi 18 mesi il mercato europeo dei diritti di emissione.

Europol calcola che il fisco di vari Paesi abbia perso complessivamente 5 miliardi di euro, e che il 90% del commercio dei diritti di emissioni fosse legato ad attività illecite. Alcuni Paesi hanno già preso contromisure, ma non risulta che fra questi ci sia l’Italia.

Finora si è molto parlato, ad esempio, di chi distrugge l’ambiente lucrando sui rifiuti. Arricchirsi fraudolentemente grazie alle leggi che dovrebbero proteggere dall’effetto serra è una novità, mi pare. E io ve la segnalo.

Europol è l’ufficio europeo di polizia. Si occupa di intelligence a livello europeo in ambito criminale. La truffa dell’anidride carbonica innestata sul “cap and trade” è stata svelata da un suo comunicato stampa di martedì scorso.

“Cap and trade” significa che esistono tetti stabiliti per legge alle emissioni di anidride carbonica, il principale gas dell’effetto serra. Chi si ferma sotto il tetto vende i diritti di emissione che gli avanzano a chi sfora il tetto. Gli scambi avvengono in Borsa.

Europol non ha fornito molti dettagli sulla truffa. Il suo comunicato stampa dice comunque che le attività sospette sul mercato dei diritti di emissione hanno cominciato ad essere notate nel 2008, quando si verificò un aumento senza precedenti del volume degli scambi. Il massimo si è raggiunto nel marzo di quest’anno.

Poi Francia, Olanda, Inghilterra e Spagna hanno preso contromisure, modificando le loro leggi relative alla tassazione della compravendita di quote di emissione, e gli scambi sono diminuiti del 90%.

Sono in corso indagini per identificare e sgominare le organizzazioni criminali autrici della truffa. C’è motivo di credere che i truffatori possano presto rivolgersi ai settori del gas e dell’elettricità, scrive Europol senza fornire lumi maggiori.

Gli ecocriminali dell’anidride carbonica acquistavano fuori dall’Unione Europea diritti di emissione esenti dall’Iva, e poi li rivendevano all’interno dell’Unione Europea ad un prezzo comprensivo di Iva. Ma anzichè versare al fisco l’Iva stessa, la trattenevano in tasca.

Il comunicato stampa di Europol frode da 5 miliardi sul mercato europeo delle emissioni di anidride carbonica

Via Green Inc.

Foto Flickr

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