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Clonazione animale a scopo alimentare, Parlamento UE vota No

7 luglio 2010 0 commenti

Significativo e inequivocabile il voto schiacciante di oggi, espresso dal Parlamento Europeo, in favore del divieto di clonazione di animali per la produzione di alimenti. Questo voto rappresenta chiaramente il punto di vista dei cittadini europei che non vogliono cibi Frankenstein nei loro piatti e, inoltre, pone una forte pressione sulla Commissione Europea a presentare una legislazione chiara per far rispettare tale divieto e assicurare che nessun prodotto da animali clonati o dalla loro progenie sia immesso sul mercato europeo.

Gli stessi cittadini europei ed italiani in maggioranza assoluta, secondo un’indagine di Eurobarometro, hanno bocciato la possibilità che carne, latte e formaggi provenienti da animali clonati arrivino sulle tavole, per motivi ambientali, etici, sanitari ed economici. Ben il 69% degli intervistati hanno convenuto che la clonazione animale rischierebbe di trattare gli animali come merci.

Il Parlamento Europeo ha mantenuto la sua opposizione alla clonazione animale e già nel 2008 aveva adotattao una risoluzione sul tema. Il voto di oggi ha rafforzato tale posizione. LAV ed Eurogroup for Animals ritengono che l’Unione Europea dovrebbe introdurre un divieto immediato sulla clonazione degli animali per la produzione alimentare, sulla vendita di prodotti alimentari importati da animali clonati e dalla loro progenie: è importante che la Commissione Europea agisca immediatamente e con fermezza per riflettere la preoccupazione del Parlamento Europeo e di fatto dei cittadini europei.

L’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha svolto un’indagine, a seguito di una richiesta della Commissione Europea all’EFSA, per un parere sulle implicazioni della clonazione animale sulla sicurezza alimentare, sulla salute e sul benessere degli animali e dell’ambiente. Il parere degli esperti scientifici dell’EFSA (2008) riconosce le preoccupazioni per la salute e il benessere degli animali associati alla clonazione di animali per la produzione alimentare, in particolare:

-un aumento delle gravidanze fallite e un aumento della frequenza dei problemi durante la gravidanza, con conseguenze sulla fertilità futura della madre-surrogato.
-La mortalità e la morbilità dei cloni sono superiori a quelli ottenuti negli animali nati in modo naturale.
-Tra i cloni che riescono a sopravvivere fino alla nascita sono stati registrati alcuni effetti negativi fisiologici che possono essere temporanei e/o contribuire alla morte o a disturbi. Le cause di morte e di condizioni patologiche in animali clonati possono essere attribuibili a difetti di sviluppo o ad altre cause, comprese le infezioni.

Gli animali clonati muoiono prematuramente e presentano maggiori problemi di salute rispetto agli altri animali. Molti cloni soffrono per problemi come tendini contratti, insufficienza respiratoria, deformità degli arti e testa, malattie cardiache e problemi renali. La pecora Dolly, il primo mammifero clonato da una cellula adulta, ha sviluppato artrite e malattie polmonari morendo dopo alcuni anni.