Referendum acqua e nucleare, LAV: tre Sì per il futuro della biodiversità
Tre Sì, senza se e senza ma. E’ questo il messaggio che la LAV lancia ai cittadini italiani chiamati ad esprimersi il 12 e il 13 giugno sui quesiti referendari su acqua e nucleare. Dopo un percorso ad ostacoli, infatti, le proposte abrogative approdano finalmente al loro porto naturale: le urne.
“La nostra posizione è per un netto SI a tutti e tre i referendum ambientalisti, per difendere principi etici ed ambientali di primaria importanza – ha detto Ciro Troiano, responsabile LAV Tutela Ambiente – Non schierarsi nettamente per il SI rappresenta la rinuncia simbolica a valori e beni collettivi; costituisce il chinare il capo innanzi a interessi che nei distinguo, nelle sottigliezze e nei cavilli trovano la loro coltura, come virus infestanti”.
UN SI’ CONTRO IL NUCLEARE – I dati sulla pericolosità delle scorie, sulla gravità di eventuali incidenti, sull’esauribilità delle risorse, e soprattutto l’evidenza tragica e concreta di Fukushima (come di Chernobyl) illustrano chiaramente la gravità della minaccia nucleare.
“Il nucleare è costoso, pericoloso, non serve a risolvere il problema energetico, mette a rischio la sicurezza, la salute e il benessere di umani e non umani, di oggi e di domani – sottolinea Ciro Troiano – Il ritorno al nucleare significa un pericolo permanente, consegna alle generazioni future il fardello dei residui e delle scorie, le lega ad una decisione che mette in pericolo la loro esistenza senza che abbiano avuto la possibilità di decidere. Accettare il nucleare è sperimentare sul nostro futuro, come cavie in un laboratorio in attesa del proprio turno…”.
DUE SI’ PER L’ACQUA BENE COMUNE – L’acqua pubblica, fonte di vita, diritto che non ha prezzo: l’Oro blu ha bisogno di essere difeso da tutti i cittadini. La LAV invita quindi a vergare due Sì per i quesiti sulle risorse idriche: “Privatizzare l’acqua significa privatizzare la fonte della vita, creare un’ipoteca sulla nostra esistenza – ribadisce Ciro Troiano – Si deve votare SI perché l’acqua è un bene comune e un diritto universale di tutti gli esseri viventi. Un bene essenziale che appartiene a tutti: uomini, animali non umani, piante. Nessuno può appropriarsene, né trarne profitti”.
VOTARE PER PARTECIPARE – La LAV invita a votare per tutti i quattro referendum, perché l’astensionismo è la tomba della partecipazione democratica.
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