Home » Maria Falvo » animali, Azioni, biodiversità, editoriale, Industria, Inquinamento, LAV, Politiche, sostenibilità »

Crisi economica, LAV: non si supera con i rettili, ma con l’etica

21 ottobre 2011 0 commenti

Crocodylus_acutus_mexico_01La crisi economica attanaglia mezzo mondo, Italia inclusa, ma il mercato dei beni di lusso non conosce crisi e così anche il mercato delle pelli di cobra, pitone, alligatore, iguana e lucertole risulta in ascesa, tanto che i più spregiudicati sperano che il mercato di queste pelli di rettili – destinati a diventare borse, scarpe o giacche di dubbio gusto – possa contribuire davvero a sollevare l’economia. Ma difficilmente il cassaintegrato sognerà di potersi comprare scarpe di coccodrillo…

Qualche analista forse trascura il fatto che l’approccio dei consumatori alla moda non è più quello del secolo scorso: anni di campagne di sensibilizzazione e di denunce sulle sofferenze degli animali allevati o catturati in natura per usarne pellicce e pelli (www.lav.it), hanno reso i consumatori molto più informati e attenti alla moda e ai loro acquisti.  E così, mai come negli ultimi anni, si trovano facilmente in commercio capi d’abbigliamento e accessori alternativi alla pelle e alla pelliccia di animali. In altri termini l’economia si fa più etica perché aumenta la domanda di un’economia etica. Gli stilisti lo sanno bene e così sempre più spesso chiedono, ad esempio, pelle “ecologica”.

Ma non sempre ciò che è ecologico è anche etico: ci sono concerie che conciano pelli animali senza usare metalli (es. cromo) e propongono linee “eco” per un’utenza sempre più attenta alle tematiche ambientali;  quelle pelli così conciate inquineranno meno di altre le acque e il suolo, ma saranno sempre state orribilmente sottratte a cobra, pitoni, alligatori e tanti altri animali spesso appositamente allevati e uccisi per produrre beni di lusso che gran parte della popolazione non acquisterà mai. 

L’estensione delle politiche di Responsabilità Sociale d’Impresa (ovvero l’attenzione alle tematiche sociali e ambientali nelle attività commerciali delle aziende) al rispetto dei diritti degli animali, rappresenta dunque una sfida importante, ma anche un’opportunità di crescita economica e di innovazione per le aziende orientate verso la produzione etica e sostenibile. La crisi economica, dunque, non si supera con i rettili trasformati in scarpe e borsette, ma con l’etica.