Home » Maria Falvo » animali, editoriale, LAV, Politiche, Salute, Senza categoria, sostenibilità »

Uova illegali, UE mette in mora Italia e altri 12 Paesi

27 gennaio 2012 0 commenti

20 LAYHENC27_enriched cage_cCIWFUna diffusa illegalità che rischia di pesare sulle tasche dei contribuenti italiani, che saranno chiamati a farsi carico economicamente della procedura di messa in mora ufficializzata da parte della Commissione UE verso l’Italia e altri 12 Paesi dell’Unione Europea, a causa del mancato recepimento della direttiva 1999/74/CE, relativa al divieto di allevare galline nelle strette gabbie di batteria convenzionali, a partire dal primo gennaio di quest’anno.

Su 50 milioni di galline ancora detenute nelle gabbie convenzionali in tutta Europa in violazione della normativa UE, quasi la metà, circa 20 milioni di galline, si troverebbero proprio in Italia: una illegalità pagata sulla pelle di un grandissimo numero di animali.

Insieme all’Italia l’UE ha messo in mora altri 12 paesi: Belgio, Bulgaria, Grecia, Spagna, Francia, Cipro, Lettonia, Ungheria, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo e Romania.

Ora, a seguito del provvedimento adottato dalla Commissione, gli Stati membri interessati dispongono di due mesi per rispondere alla lettera di costituzione in mora in forza dei procedimenti di infrazione dell’UE. Se non risponderanno in modo soddisfacente la Commissione invierà un “parere motivato” con cui chiederà agli Stati membri di adottare le misure necessarie per conformarsi, entro due mesi, alla direttiva, soprattutto, fa notare la Commissione, considerando che questi hanno avuto a disposizione tredici anni per assicurare un passaggio morbido verso il nuovo sistema e attuare la direttiva.

Nei giorni scorsi la LAV aveva chiesto al Ministro delle Politiche Agricole e Forestali Mario Catania quali azioni intendesse attuare per verificare come sono immesse in commercio, oggi, le uova provenienti da galline allevate in sistemi illegali. Un aspetto rilevante sotto il profilo della legalità, della trasparenza e della concorrenza. Il consiglio ai consumatori è di non acquistare uova provenienti da sistemi in gabbia ma, eventualmente, solo da sistemi alternativi.

 Per approfondimenti: www.lav.it – www.gallinelibere.lav.it/