Operato per tumore, ha un abete nel polmone
L’oncologo Vladimir Kamashev, che ha operato Artyom Sidorkin per sospetto tumore al polmone, deve aver pensato qualcosa tipo “Pensavo fosse un tumore, invece era un abete” ed essere rimasto senza parole quando ha trovato un rametto d’abete di 5 cm con gli aghi conficcati nel tessuto polmonare del paziente al posto del cancro.
Escludendo l’ipotesi che il ragazzo abbia potuto ingerire il rametto intero, mentre all’ospedale di Udmurtian studiano il pezzo di polmone che ha fatto germogliare l’abete, si vaglia l’ipotesi che il Artyom abbia potuto inalare il seme, germogliato poi tra gli organi interni del corpo umano.
Così come è successo al ragazzo, che non ha mai acusato la presenza di un corpo estraneo, chissà quante altre particelle l’essere umano inala ogni giorno senza percepirne né la presenza, né eventuali danni o disturbi causati da particelle estranee e/o inquinanti. Ad ogni modo, la domanda sorge spontanea: come ci è finito un rametto di abete all’interno di un polmone umano? Via con le ipotesi!
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