Stop per vent’anni alla pesca negli oceani
Callum Roberts, professore di Conservazione Marina all’Università di York ha incrociato i dati di 100 pubblicazioni scientifiche per calcolare quante aree marine devono essere chiuse alla pesca. La sua proposta è di chiudere alla pesca un terzo degli oceani per vent’anni, in modo da dare la possibilità di riprodursi alle diverse specie.
La proposta arriva sul tavolo delle discussioni della UE che ha fallito in una politica di pesca comune, mentre nelle sue acque si continua a pescare fuori controllo e si superano i limiti biologici di circa il 30%. La proposta della UE si limita a chiedere un generico taglio nelle attività di pesca, a cui il Professor Roberts risponde con la proposta di creare un’Area Marina Protetta (MPA) sull’esempio di quella dell’Islanda che ha dato la possibilità alle diverse specie di riprodursi significativamente.
Altri esempi positivi di aree marine protette sono quella del New England, che in soli 10 anni di chiusura alla pesca “ha avuto una ripresa spettacolare” e quella di Off Lundy Island, una zona delle acque britanniche totalmente chiusa alla pesca in cui la popolazione di aragoste è 8 volte superiore al resto.
Oggi esistono 4000 MPA che coprono circa lo 0,8% delle acque degli oceani. Secondo voi è auspicabile l’dentificazione di una MPA in Europa o pensate sia necessario distinguere tra aree dedicate alla riproduzione biologica delle specie e zone riservate alla pesca senza che la prima tolga mercato alla seconda?
via | Guardian
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