Squalo di tre metri catturato in Sicilia
Quando è arrivato a terra, lo squalo mako era già morto, pescato accidentalmente da una barca da pesca di pescespada, al largo delle coste di Catania. Lo squalo era un esemplare maschio di Isurus oxyrhinchus, di circa 3 metri.
Al porto di Acitrezza, dove il cadavere dell’animale è stato portato, sono intevenuti gli esperti della società Necton, che si occupa di ricerche in biologia marina. Dal corpo dell’animale sono stati prelevati campioni di materiale biologico di alcuni parassiti, i cui dati saranno inseriti nella banca dati di necton, al fine di continuare lo studio dell’ecosistema delle acque siciliane e i comportamento dei grandi animali marini.
La presenza dello squalo mako nelle nostre acque è importante al fine di mantenere in equilibrio l’ecosistema. Lo studio della carcassa e la salvaguardia degli squali sono quindi fondamentali allo scopo di prevenirne la scomparsa, perché, essendo i predatori al vertice dell’ecosistema, rappresentano un anello fondamentale delle reti trofiche marine. La scomparsa degli squali produrrebbe la perdita di molte forme di vita acquatica.
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