Greenpeace all’inseguimento di una spadara al largo di Trapani
Al largo delle acque di Trapani c’è stato un inseguimento, con mare forza cinque, degno dei migliori pirati: all’arrembaggio gli attivisti di Greenpeace che hanno avvistato un peschereccio sospetto ed hanno indagato le sue attività illegali di pesca, prima di dar inizio all’inseguimento ed avvisare la capitaneria.
Rainbow Warrior, l’ammiraglia di Greenpeace ha avuto dei sospetti sul peschereccio Federica II, abilitato solo per la pesca a strascico, mentre vi era la presenza evidente di altri tipi di reti da pesca. I gommoni di Greenpeace si sono avvicinati, si sono accertati dell’illegalità in cui agiva il peschereccio ed hanno avvisato la Capitaneria di Porto, scortando i rei fino al porto di Pantelleria.
A bordo della Federica II sono stati trovati 10-15 km di rete spadara, illegale e bandita dalla UE, oltre a due ceste di palamiti, attrezzi per cui il peschereccio non aveva la licenza. Nella stiva sono stati trovati 16 pesci spada, di cui 2 di taglia illegale e 14 esemplari di tonno rosso, di cui 8 al di sotto della taglia minima di 30 kg. Si può dire che Greenpeace abbia fatto buona pesca, contro i pirati dell’illegalità.
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