Cunsky, la nave affondata carica di rifuti tossici e coperta dall’omertà
Sono state le dichiarazioni del pentito della ‘ndrangheta Francesco Fonti a risolvere il mistero della nave fantasma, quella affondata e scomparsa, contenente al suo interno rifuti tossici e radioattivi.
La motonave russa Cunsky giaceva sul fondo della costa di Cetraro, in Calabria, affondata intenzionalmente con una carica di esplosivo e scomparsa misteriosamente nel 1992 dall’attenzione della magistratura e degli italiani.
Il relitto, ritrovato sabato da un piccolo robot subacqueo della regione Calabria, sembra confermare la versione del pentito. Adesso preoccupano i bidoni di rifiuti tossici e radioattivi ancora presenti sulla nave, e quelli che potrebbero essere sotterrati nelle colline circostanti, ma nessuno si preoccupa del silenzio durato tutti questi anni su una nave piena di rifiuti sepolta a pochi metri dalla costa calabra.