The Age of Stupid: nel 2055 l’ambiente sarà devastato e sarà colpa nostra
Ieri, in occasione dell’incontro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, è stato presentato in anteprima sugli schermi internazionali The Age of Stupid, proiettato in Italia a Roma al cinema Aquila, in contemporanea ad altri 40 paesi per la prima première mondiale.
Il film, di Franny Armstrong, girato in 6 anni con una produzione indipendente e tra mille difficoltà economiche, sostenuto anche da Greenpeace e dal WWF, vuole diffondere un messaggio chiaro e preciso sulle tematiche ambientali, in vista dell’incontro di Copenaghen a dicembre, in cui si dovrà aggiornare il protocollo di Kyoto.
Il film racconta la storia di un uomo solo in un mondo devastato in un futuro non troppo lontano dal nostro: siamo nel 2055 e la domanda che il protagonista si pone, e pone a noi che lo guardiamo con una trentina d’anni d’anticipo è “Perché non ci siamo salvati quando ne avevamo l’occasione?”