I rifuti elettronici di Europa e USA uccidono i bambini dell’Africa
Se vi siete sempre chiesti dove finiscano i rifiuti elettronici, sempre più numerosi tra computer, elettrodomestici e vecchie Tv, ma non avete trovato risposta, forse è perché la risposta era meglio non saperla. Una lunga indagine di Abc denuncia come i rifiuti elettronici dell’America e di alcune nazioni Europee finiscano per uccidere i bambini africani.
Molte delle componenti dei rifiuti elettronici che vengono buttati e ricomprati al passo con lo sviluppo incessante della tecnologia, finiscono in Africa, gettate in enormi discariche a cielo aperto che avvelenano i bambini a causa dell’alta concentrazione di mercurio, cadmio, piombo, così come raccontato nel film The Digital Dump.
E’ il caso della regione di Accra, in Ghana, che raccoglie ogni anno tonnellate e tonnellate di componenti provenienti da rifiuti elettronici, che vengono poi bruciate dai bambini, o raccolte e selezionate per essere rivendute, col risultato che bambini dagli 8 anni in su vengono a trovarsi costantemente a contatto con metalli pesanti o con sostanze che li intossicano. Scenari simili si ripropongono non solo in altre nazioni dell’Africa, ma anche in Vietnam, in India, in Cina.
Le Nazioni Unite hanno stimato che circa 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici vengano gettate via ogni anno dai paesi sviluppati, e che la maggior parte di questi finisca nei Paesi in via di Sviluppo: in fondo, smaltire correttamente un vecchio monitor CRT in Germania costa circa 3,50 euro, mentre spedirlo su una nave in Ghana appena 1,50 euro. E purtroppo pare chiara quale sia la scelta tra avvelenare due bambini e risparmiare due euro.
via | Inhabitat
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