Nucleare. L’Anonimo commenta
Nucleare; Siemens divorzia da Areva mentre la Tot..." di Domenica 25 Gennaio 2009:
Se così fosse non si comprende come mai i privati e l'Areva per prima non si buttino a pesce sul così proficuo affare. Si sa, i privati amano il profitto, le banche concedono crediti a iosa. Se fosse così. Ma... non è così. In Gran Bretagna il Governo ha aperto ai privati la possibilità di realizzare una ventina di centrali in sostituzione (in sostituzione, ripeto, non nuove) di quelle in via di obsolescenza destinate a essere chiuse per improduttività. Orbene, tutti fermi. perché? Perché il Governo obbliga chi costruisce a prendersi in carico anche il decomissioning e lo smaltimento dei rifiuti nucleari. Normale, no? giusto no? Allora si scopre che il costo dell'energia nucleare non è più a buon mercato e i profitti scricchiolano. Costa molto di più di quello che appare, quindi non conviene.
L'uranio è abbondante? Ok. Ma quanto costa estrarlo? Adesso poco, perché si sfrutta quello che è concentrato in alcune miniere, dopo saranno costretti a sfruttare quelle 'vene' dove la concentrazione è minore. Cosa significa? Che per estrarre un'oncia di ossido d'uranio dovremo impiegare molta più energia, di conseguenza costerà di più estrarlo. E' come piantare un chilo di riso per veder crescere un chilo e mezzo di riso, poi un chilo, poi mezzo chilo. Non conviene, punto e basta. Già non conviene adesso con la storia del decommissioning e trattamento delle scorie, immaginiamo dopo.
La leggenda dell'uranio del mare è una verità ... mascherata. Il problema sta nel fatto che l'uranio è 'sciolto' nel mare . Non è concentrato, quindi vale quanto detto sopra, energia per estrarlo.
La produzione di energia non produce Co2 ma... quanta ne produce l'estrazione dalle miniere dell'uranio, il trasporto, la purificazione, il trattamento, la realizzazione degli impianti, il decommissioning, lo stoccaggio delle scorie ecc.? Se non si analizza questa LCA non ha senso un discorso di CO2 uguale a zero, perché è una grossa dimenticanza.
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Un Anonimo ha lasciato un commento sul nostro post "
il nucleare non ha ALCUN limite temporale nel futuro. l'uranio è uno degli elementi più diffusi sulla crosta terrestre, tanto da formarne circa il 6%.
il costo di estrazione di uranio fissile incide sul costo/kw con le tecnologie attuali per il 3%, mentre in futuro si potrà arrivare all'1.5%.
eventualmente, pagandolo un 9-10% si potrebbe addirittura estrarlo dal mare!
infine:
vogliamo scriverlo a caratteri cubitali che l'unica fonte di elettrogenerazione che non produca CO2 è il nucleare?
Se così fosse non si comprende come mai i privati e l'Areva per prima non si buttino a pesce sul così proficuo affare. Si sa, i privati amano il profitto, le banche concedono crediti a iosa. Se fosse così. Ma... non è così. In Gran Bretagna il Governo ha aperto ai privati la possibilità di realizzare una ventina di centrali in sostituzione (in sostituzione, ripeto, non nuove) di quelle in via di obsolescenza destinate a essere chiuse per improduttività. Orbene, tutti fermi. perché? Perché il Governo obbliga chi costruisce a prendersi in carico anche il decomissioning e lo smaltimento dei rifiuti nucleari. Normale, no? giusto no? Allora si scopre che il costo dell'energia nucleare non è più a buon mercato e i profitti scricchiolano. Costa molto di più di quello che appare, quindi non conviene.
L'uranio è abbondante? Ok. Ma quanto costa estrarlo? Adesso poco, perché si sfrutta quello che è concentrato in alcune miniere, dopo saranno costretti a sfruttare quelle 'vene' dove la concentrazione è minore. Cosa significa? Che per estrarre un'oncia di ossido d'uranio dovremo impiegare molta più energia, di conseguenza costerà di più estrarlo. E' come piantare un chilo di riso per veder crescere un chilo e mezzo di riso, poi un chilo, poi mezzo chilo. Non conviene, punto e basta. Già non conviene adesso con la storia del decommissioning e trattamento delle scorie, immaginiamo dopo.
La leggenda dell'uranio del mare è una verità ... mascherata. Il problema sta nel fatto che l'uranio è 'sciolto' nel mare . Non è concentrato, quindi vale quanto detto sopra, energia per estrarlo.
La produzione di energia non produce Co2 ma... quanta ne produce l'estrazione dalle miniere dell'uranio, il trasporto, la purificazione, il trattamento, la realizzazione degli impianti, il decommissioning, lo stoccaggio delle scorie ecc.? Se non si analizza questa LCA non ha senso un discorso di CO2 uguale a zero, perché è una grossa dimenticanza.
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