Ecoincentivi, dal Gpl all’assurdo dell’idrogeno
Riporto qui di seguito un estratto dell'articolo uscito su La Stampa online del 14 febbraio 2009.
Ecoincentivi, dal Gpl all'assurdo dell'idrogeno
Spesso ci si irrita o ci si indigna o si resta perplessi nel leggere i provvedimenti che i nostri politici, avvicendandosi ai posti di comando, assumono nel corso del tempo. L’ultimo caso si riferisce al piano di ecoincentivi varato dal Governo a sostegno dell’auto. Qui siamo nella campo della perplessità e non ci riferiamo alla maggiore o minore incisività delle misure assunte (l’importante è che, comunque, si sia finalmente partiti), ma a due aspetti a dir poco singolari. L’inserimento delle vetture a idrogeno nel «pacchetto ecologico» e la disparità di trattamento riservata ai modelli a Gpl (Gas di Petrolio Liquefatto) e a Metano. ......Peccato che la rete di distribuzione del Metano sia assai meno capillare di quella Gpl: ad esempio, in Sardegna non esiste alcun distributore. Così, chi comprerà un’auto a Metano per usufruire dei 5.000 euro finirà per viaggiare soltanto a benzina. L’altra perplessità riguarda l’inserimento nel pacchetto delle vetture a idrogeno e la mancanza di quelle ibride. Cosa vuol dire? Che le ibride sono considerate a tutti gli effetti elettriche? Quanto all’idrogeno, c’è da sorridere. Non esistono in listino modelli di tale tipo ed è certo che in Italia non ne verranno posti in commercio entro il 31 dicembre, quando il piano scadrà. Per ora, esistono concept e flotte sperimentali con veicoli dati in uso con la formula del leasing (il costo è altissimo) a una clientela selezionata. E’ il caso della Bmw Serie 7 o della Honda Fcx Clarity (per Usa e Giappone).
Un inserimento, quindi, un po’ balzano. Ci ricorda un proclama del presidente della Regione Lombardia. Formigoni nel 2005 annunciò che in tempi rapidissimi nel territorio lombardo avrebbero potuto circolare solo veicoli a idrogeno.
L’ignoranza dei politici sul piano tecnico raggiunge l’assurdità.
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