La sfida: 10.000, 100.000 auto elettriche per le amministrazioni pubbliche
Trasformare le auto della pubblica amministrazione in auto ecologiche. E' questo il senso della proposta, sulla scia di un'iniziativa della regione Toscana, presentata il 30 Marzo alla Camera dai deputati radicali Elisabetta Zamparutti e Marco Beltrandi. Per dare il buon esempio, dicono, si potrebbe cominciare con ''la sostituzione progressiva del parco auto della pubblica amministrazione (circa un milione di vetture) con auto elettriche o ibride a basso impatto ambientale''. Oppure, auto blu ibride che usino la parte elettrica almeno per la città. Ma, non con la rottamazione, iniziando dai nuovi acquisti. Il presidente della commissione Sanità della Toscana e responsabile Energia e innovazione dei Verdi, Fabio Roggiolani, spiega di aver ''ordinato per la sanità 100 veicoli elettrici''. Le auto elettriche saranno alimentate da pannelli fotovoltaici con cui saranno ricoperti i parcheggi. Sono, prosegue, ''oltre l'80% le auto della pubblica amministrazione che si muovono entro i 50 km al giorno'', perciò adatte a essere elettriche. I costi ancora alti potrebbero essere abbattuti con un aumento della domanda: ''Con un ordine di 10.000 auto - osserva Roggiolani - si può scendere del 30%, con 100.000 del 50%''. Con un euro si percorrono 100 km, mentre sulla batteria la svolta potrebbe fornirla il litio (fino a 120 km). Le proposte, rileva Zamparutti, ''in vista del dl sugli incentivi'' sono l'abbassamento della soglia di emissioni di CO2 e ''la riattivazione della quota residuale (circa 30 milioni) del fondo per la mobilita' (istituito nel 2004 con una dotazione di 90 milioni)'', oltre ''alla deducibilità fiscale''.
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