Auto ibrida, elettrica o a idrogeno?
La domanda non è nostra ma viene dal titolo di un articolo sul Daily Telegraph online del 19 Giugno scorso. Noi abbiamo già una nostra risposta pronta da anni. Sicuramente è l'auto elettrica la miglior scelta in assoluto. Ma seguiamo i ragionamenti dell'articolista del quotidiano britannico. Innanzi tutto si chiede: Guardando i pro e i contro dei vari tipi di sistemi di propulsione per le automobili che cosa ci riserva il futuro?
Un decennio fa gli acquirenti avevano ben poca scelta: l'originale Honda Insight e la Toyota Prius prima edizione prodotta in un numero limitato di unità. E' vero, con l'ibrido le emissioni di CO2 serano ancora presenti quindi questa tecnologia rappresentava un passo per raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni possibili solo con l'auto a celle a combustibili (idrogeno) e a batterie, ma entrambi dovevano affrontare notevoli ostacoli prima di poter competere con le vetture convenzionali. Per i modelli con celle a combustibile, l'ostacolo più grande è la disponibilità di idrogeno che, potrebbe essere l'elemento più comune nell'universo, unito a molecole di ossigeno in forma di acqua, ma per separare l H2 dall'O occorre un bel po' di energia. L'idrogeno è anche un gas incline a sfuggire dai contenitori, è difficile da trasportare e richiede un costoso sistema di stoccaggio a bordo.
Più promettente è l'auto elettrica. Come un veicolo a celle a combustibile, non produce emissioni di scarico ed è poco rumoroso, ma ha il notevole vantaggio che la rete di distribuzione per la sua fonte di energia esiste già dappertutto. Infatti la presa elettrica è reperibile ovunque e non richiede quasi nessun tipo di ulteriore investimento al contrario di ciò che sarebbe necessario per le infrastrutture e stazioni di distribuzione insistenti per l'idrogeno. Le automobili elettriche sono limitate dalle batterie che oggi non permettono percorrenze superiori alle 80 / 100 miglia rispetto alle 300 miglia e più di una macchina convenzionale. In realtà, le 80 / 100 miglia sono più che sufficienti per la maggior parte degli automobilisti che usano la macchina per trasferimenti pendolari di ogni giorno, ma risulta impraticabile fare lunghi viaggi a causa del tempo di ricarica delle batterie di alcune ore.
Quindi le carenze date dalle percorrenze delle auto a fuel-cell ed elettriche potrebbero essere ovviate dall'uso di motori diesel in aggiunta per formare veicoli ibridi utilizzabili ancora per decenni.
Tutta la descrizione ci appare convincente eccetto che per alcune considerazioni terminali che correggiamo noi secondo la nostra visione. Non è più ragionevole paragonare le auto tradizionali (comprese le ibride conosciute) con le sue alternative elettriche a fuel cell o a batterie per varie ragioni quali la basse efficienza e l'inquinamento prodotto dal motore a scoppio che oggigiorno non sono più sopportabili oggi in termini economici ed ambientali, tanto più lo sarà in futuro.
Le statistiche sono chiare. Solo il 10 per cento dei percorsi quotidiani sono superiori ai 100 km quindi il mercato futuro sarà sicuramente elettrico per il 90%. Le batterie al litio già oggi permettono ricariche rapide dell'ordine di pochi minuti, quindi a breve sarà evidente che l'auto col motore a scoppio, ibrida seriale o ibrida parallela sarà del tutto inutile. L'unico obiettivo ragionevole è quello di perseguire la strada dell'auto e dei veicoli elettrici con le sole batterie a bordo.
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Un decennio fa gli acquirenti avevano ben poca scelta: l'originale Honda Insight e la Toyota Prius prima edizione prodotta in un numero limitato di unità. E' vero, con l'ibrido le emissioni di CO2 serano ancora presenti quindi questa tecnologia rappresentava un passo per raggiungere l'obiettivo delle zero emissioni possibili solo con l'auto a celle a combustibili (idrogeno) e a batterie, ma entrambi dovevano affrontare notevoli ostacoli prima di poter competere con le vetture convenzionali. Per i modelli con celle a combustibile, l'ostacolo più grande è la disponibilità di idrogeno che, potrebbe essere l'elemento più comune nell'universo, unito a molecole di ossigeno in forma di acqua, ma per separare l H2 dall'O occorre un bel po' di energia. L'idrogeno è anche un gas incline a sfuggire dai contenitori, è difficile da trasportare e richiede un costoso sistema di stoccaggio a bordo.
Più promettente è l'auto elettrica. Come un veicolo a celle a combustibile, non produce emissioni di scarico ed è poco rumoroso, ma ha il notevole vantaggio che la rete di distribuzione per la sua fonte di energia esiste già dappertutto. Infatti la presa elettrica è reperibile ovunque e non richiede quasi nessun tipo di ulteriore investimento al contrario di ciò che sarebbe necessario per le infrastrutture e stazioni di distribuzione insistenti per l'idrogeno. Le automobili elettriche sono limitate dalle batterie che oggi non permettono percorrenze superiori alle 80 / 100 miglia rispetto alle 300 miglia e più di una macchina convenzionale. In realtà, le 80 / 100 miglia sono più che sufficienti per la maggior parte degli automobilisti che usano la macchina per trasferimenti pendolari di ogni giorno, ma risulta impraticabile fare lunghi viaggi a causa del tempo di ricarica delle batterie di alcune ore.
Quindi le carenze date dalle percorrenze delle auto a fuel-cell ed elettriche potrebbero essere ovviate dall'uso di motori diesel in aggiunta per formare veicoli ibridi utilizzabili ancora per decenni.
Tutta la descrizione ci appare convincente eccetto che per alcune considerazioni terminali che correggiamo noi secondo la nostra visione. Non è più ragionevole paragonare le auto tradizionali (comprese le ibride conosciute) con le sue alternative elettriche a fuel cell o a batterie per varie ragioni quali la basse efficienza e l'inquinamento prodotto dal motore a scoppio che oggigiorno non sono più sopportabili oggi in termini economici ed ambientali, tanto più lo sarà in futuro.
Le statistiche sono chiare. Solo il 10 per cento dei percorsi quotidiani sono superiori ai 100 km quindi il mercato futuro sarà sicuramente elettrico per il 90%. Le batterie al litio già oggi permettono ricariche rapide dell'ordine di pochi minuti, quindi a breve sarà evidente che l'auto col motore a scoppio, ibrida seriale o ibrida parallela sarà del tutto inutile. L'unico obiettivo ragionevole è quello di perseguire la strada dell'auto e dei veicoli elettrici con le sole batterie a bordo.
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