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Whale watching rende più della caccia

12 luglio 2009 0 commenti
Che mondo indecente! Bisogna scoprire che osservare dal vivo le balene rende più che ammazzarle per passare da un atto bestiale oltretutto inutile ad uno più civile (umano!). Leggiamo su la Repubblica online che un rapporto della International Whaling Commission afferma che il business si è capovolto confermando che anche in Italia l'avvistamento diventa un settore in crescita, ogni giorno battelli da 200 persone. Proteggere i cetacei è più redditizio che ucciderli, il vero business non sta più nelle carni di questi animali ma nel fascino che possono esercitare sugli amanti della natura. Il documento spiega infatti che il "whale watching", ovvero il turismo dedicato all'avvistamento dei cetacei, frutta circa due miliardi di dollari l'anno in tutto il mondo, cifra superiore al fatturato medio della loro caccia. Le balene insomma valgono più da vive che da morte e nel rapporto si legge che negli ultimi dieci anni questo tipo di turismo è duplicato, soprattutto in Asia. Nel 2008, in 119 paesi, 13 milioni di persone si sono dedicate a questa attività, italiani compresi. In Italia si organizzano tour in battello alla scoperta dei cetacei: un giro costa 32 euro a persona e ogni giorno da Imperia parte una nave con a bordo in media 150 persone, fino a un massimo di 200 posti. Da Genova i viaggi si organizzano settimanalmente, ma nei mesi di luglio e agosto partono anche due battelli al giorno. Per questi animali la speranza di sopravvivere all'uomo, malgrado i sudati sforzi degli ambientalisti, sta forse nelle leggi di mercato.

Fonte: repubblica online

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