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In Italia si costruiscono bus elettrici, ma nessuno lo deve sapere.

9 agosto 2009 0 commenti
Se fosse capitato ad una grossa azienda nazionale sarebbero scaturiti comunicati stampa a pioggia alluvionale. Grosse rane avrebbero gonfiato i loro corpi freddi per apparire grandi come buoi.
Invece è successo ad una piccola azienda, che conosco da più di dieci anni, quindi nessun comunicato stampa e nessun strombazzamento.

Ma cosa è successo?

Ben undici autobus ad emissioni zero sono stati consegnati al Comune di Copenhagen che hanno come destinazione il trasporto pubblico nell'area centrale della capitale danese.

Sono prodotti in Italia?
Si!

Sono bus con pianale ribassato? Si

"Le commesse, spiega il presidente della società (omissis) , stanno arrivando da Gran Bretagna, Francia, Scandinavia e Svizzera, interessate alle prestazioni di questo bus con pianale ribassato, studiato per i centri storici."


Ed ancora:

" Tante altre iniziative nel settore delle energie alternative vedono la luce quasi nella clandestinità nella nostra regione, sarebbe invece utile che si crei un supporto adeguato ed incentivi a quello che, dati alla mano, è il futuro per la nostra economia."


Concordo! Ma nella nostra beata nazione l'innovazione tecnologica a cui si guarda con speranzosa speranza con grande dispiego di paranza è il digitale terrestre e l'idrogeno. Va bene così. Continuiamo a farci del male, diceva Nanni Moretti.

Un'altra importante realtà produttiva all'avanguardia nel mondo dei veicoli elettrici è un'azienda che continua a vincere gare di fornitura di scooter elettrici per le poste di tutto il mondo. E' un'azienda italiana. E le Poste Italiane? Lo sanno? Zitti! Non lo facciamolo sapere in giro. Mi raccomando! Io non ho raccontato niente!

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