Economia ed efficienza energetica
Mi chiederete : ma che c'entra l'economia con l'efficienza energetica ?
Tanto.
Ci sono analogie talmente calzanti da poter applicare tutti i principi della termodinamica all'economia.
Un esempio ?
Esiste un motore termico perfettamente adiabatico (adiabatico vuol dire che non scambia energia con l'ambiente circostante) che possa funzionare ?
La risposta è NO !
Basta guardare un motore a combustione interna che muove le nostre automobili.
Il motore assorbe energia a temperatura alta attraverso la combustione della benzina.
Produce una potenza meccanica che mi fa muovere le ruote.
Restituisce parte dell’energia a temperatura più bassa all’ambiente attraverso il radiatore.
In economia l’analogia con un motore adiabatico si chiama protezionismo.
Il protezionismo è strettamente imparentato con l’inflazione.
E’ il protezionismo che alimenta l’inflazione.
Quello che sta facendo il nostro Governo è una attiva politica protezionistica di difesa di posizioni economiche rilevanti detenute dai soliti nomi noti della finanza italiana.
Come è possibile questo ?
Lo Stato italiano, per salvare dalla crisi economica le imprese e le banche, ne finanzia i loro debiti.
Cura con i pannicelli caldi.
Perché se io finanzio i debiti di imprese e banche inefficienti questi non saranno minimamente tentati di migliorare i loro prodotti né di farsi concorrenza.
Con questo sistema un prodotto sempre mediocre mi costa sempre lo stesso prezzo.
Quindi il cittadino paga il prodotto due volte : attraverso le proprie tasse che servono a ripianare i debiti delle banche e delle imprese aumentato dell’inflazione.
Se il prodotto è a domanda fissa chi produce non ha alcuna intenzione di abbassare i prezzi.
Anzi. I prezzi seguiranno la dinamica dei costi di produzione maggiorato del margine di profitto.
E la concorrenza ?
Lasciamo perdere !
Se Mamma Stato mi copre i debiti perché dovrei far concorrenza alle altre imprese ?
Anzi !
Ci sediamo attorno ad un tavolo e fissiamo il prezzo di vendita del prodotto.
Ognuno coltivi il proprio orto e non rompa le scatole al vicino !
Chiamasi “concorrenza collusiva”.
Come avrebbe dovuto comportarsi il buon Tremonti ?
Tagliare il prelievo fiscale sulle buste paga dei dipendenti.
In questa maniera si avrebbe aumentato il potere di acquisto ed alimentata la domanda di beni.
Mi direte : ma l’inflazione ?
L’inflazione nasce dove non c’è concorrenza, dove non c’è scambio con l’esterno.
L’inflazione è l’entropia dell’economia.
Abbassa il potenziale entalpico del potere di acquisto.
L’entalpia è il bene.
E’ l’energia disponibile.
Rappresenta la ricchezza reale.
L’entropia è il male.
E’ l’energia persa.
Rappresenta l’inflazione prodotta dai monopoli della concorrenza collusiva.
Il cittadino, con maggiore potere di acquisto, DECIDE LUI cosa acquistare.
Esempio : acquisto di un’automobile.
A parità di prezzo può scegliere tra :
a) Ditta Rossi - costruisce macchine alimentate a carbone, efficienza energetica bassa, attorno al 5 %, inquinamento alto.
b) Ditta Verdi – costruisce macchine alimentate a benzina, efficienza energetica media, attorno al 15 %, inquinamento medio.
c) Ditta Azzurri – costruisce auto elettriche, efficienza energetica alta, attorno all’85/90%, inquinamento zero.
In regime di concorrenza perfetta le ditte a) e b) si estinguerebbero subito.
Come i dinosauri.
Acquistare un’auto elettrica significa aumentare l’efficienza energetica, eliminare il costo marginale sociale (costo per spese mediche) derivante dal prolungarsi di una attività inquinante.
Ma esiste un’altra inflazione : quella derivante dall’aumento del costo dei prodotti energetici derivanti dall’approssimarsi del picco di produzione del petrolio.
Pare che un primo picco sia stato raggiunto nel 2006.
Il prossimo, sarà l’ultimo.
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Ringrazio l'amico,Ing. Silvano Robur, per il presente post
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