Il Ministero dell’Ambiente cofinanzia ricerche su energia rinnovabile
A parte le grandi occasioni mediatiche, come il G8 ambiente di Siracusa, sempre ricche di buoni propositi e povere di azioni concrete, negli ultimi mesi si erano un po’ perse le tracce del nostro ministro dell’Ambiente.
Invece, ignorati i problemi creati dai tanti siti industriali inquinanti come l’Ilva di Taranto, su cui i suoi tecnici devono ancora prendere una decisione, il Ministro Stefania Prestigiacomo rilancia l’attività del dicastero con dei bandi legati:
Agli interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane.
Scade infatti il 25 maggio il termine per la presentazione delle domande di partecipazione al bando del ministero di via Cristoforo Colombo per il finanziamento di progetti di ricerca che abbiano questo fine. A disposizione dieci milioni di euro per cofinanziare, fino a un massimo del 50% dei costi, studi e ricerche nel campo ambientale e delle fonti di energia rinnovabile destinate all’utilizzo per i mezzi di locomozione e per migliorare la qualità ambientale all’interno dei centri urbani.
Tre le aree di intervento: l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile con particolare riguardo alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane; la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno da fonti di energia rinnovabili; i sistemi di locomozione e le infrastrutture dedicate, sempre per il miglioramento della qualità ambientale nelle aree urbane. Il costo complessivo di ogni progetto dovrà essere non inferiore ai 300.000 euro e non superiore ai 3.000.000.