A “Terra Futura” un nuovo modello di sviluppo responsabile
Il futuro della terra è nell’uscire dalla crisi planetaria con un nuovo modello di sviluppo responsabile, solidale ed equo. In poche parole, una “Terra Futura”, quella dell’omonima mostra sulla sostenibilità che si terrà alla Fortezza da Basso di Firenze, dal 29 al 31 maggio, e che è stata presentata oggi alla sede FAO di Roma.
Il nuovo modello deve venire da una serie di pratiche concrete, già sperimentate da anni nella società civile, dagli enti locali e dalle imprese più responsabili. Case a zero emissioni, energie rinnovabili, finanza etica, biodiversità e sua salvaguardia, vacanze sostenibili.
Questo il sogno degli organizzatori di “Terra Futura” e in primo luogo del suo ideatore, Ugo Biggeri, secondo cui:
Bisogna mostrare a cittadini, istituzioni e imprese che oggi è possibile fare scelte responsabili in tutti i settori economici, visto che il modello fin qui costruito è strutturalmente irresponsabile. Terra Futura dimostra con fatti ed esperienze concrete come sia possibile superare la crisi globale, che e’ innanzitutto una crisi di regole.
Per questo, al G8 di luglio, le organizzazioni promotrici vogliono chiedere che sia la società civile a partecipare, concretamente, all’elaborazione di nuove regole, alternative a quelle del sistema che ha appena avuto un così grave tracollo.
A “Terra Futura” di quest’anno ci saranno tredici sezioni espositive, tra cui “Abitare naturale”, dedicata all’edilizia sostenibile e costruzione a basso impatto ambientale, “Comunicare la sostenibilità” (riservata a media ed editoria), “Eco-Idea-Mobility”, sulla mobilità sostenibile e “Nuove energie”, con spazi per rinnovabili e risparmio energetico.
Via | Terra Futura
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