Home » » finansol, Fonti »

L’imbarazzo dell’evasione

17 settembre 2009 0 commenti

lottaevasionefiscaleLimitiamoci ai fatti più importanti perché è sufficiente leggere in queste settimane i più diversi giornali per farsi un’idea, oggettiva - sui fatti e con i fatti - dell’inutile chiacchiericcio di questa politica farlocca che dal fumo governativo all’invisibile opposizione dimostrano quanto sono abili, da anni, a prenderci in giro. A partire dalla Lega con noi complici se ignari ancora più colpevoli.

Redditi nascosti al fisco per oltre 10 miliardi. Iva evasa per 1,8 miliardi. Sequestri di beni della criminalità per 1,1 miliardi.
Le 9.150 verifiche e i 250.000 controlli effettuati hanno fatto emergere redditi non dichiarati per 10,1 miliardi, Iva dovuta e non versata per 1,8 miliardi e maggiori basi imponibili Irap per 5,9 miliardi. Sono stati scovati 2.500 “fenomeni ancor più subdoli di evasione”: cioé evasori totali e evasori paratotali, per un ammontare di 5,7 miliardi di redditi non dichiarati.

La Guardia di Finanza poi sta correndo contro il tempo e presto lo scudo fiscale - che di miliardi di euri ne contempla molti di più -  applicherà un’irrisoria multa del 5% del dichiarato. Lo Stato preferisce condonare che inasprire la lotta. Con i primi due scudi fiscali (2001-2003) sono stati accertati oltre 77 miliardi di euri precedentemente rubati ai cittadini onesti. Il 66,3% erano riferiti a banditi della Lombardia il 6% ai ladri del Veneto.

Cioè nella patria del leghismo e liberismo più spinto e ipocrita c’è il grosso dell’evasione e elusione. Un dato di fatto. Inoltre è utile ricordare che stime condivise parlano di circa 500 miliardi di euri attualmente nei conti offshore di società e trust di tutto il mondo. Una stima di molte banche e uffici di consulenza, indicano in una forbice tra i 50 e 100 miliardi il possibile valore dei rientri con questo terzo e ultimo (per ora) scudo.
A differenza di altri Paesi (per esempio gli Stati Uniti) dove anch’essi hanno attuato la politica di scudo fiscale per il rientro o solo l’emersione dei capitali illecitamente esportati all’estero e nascosti al fisco, l’Italia ha scelto, vergognosamente, di concedere al beneficiario di mantenere l’anonimato.

Ci sono poi altri dati, altri giri di miliardi, che dovrebbero preoccuparci.
2,314 mld.di euri sono i soldi giocati dagli italiani in 7 mesi al solo superenalotto (1mld dritto al fisco), forse, a questo punto, è più opportuno creare un obolo per opere sociali e territoriali collettive che rincorrere la ricchezza “facile” individuale, per giunta con 1/600milioni di probabilità, sbaglio?

Il totale dei primi 7 mese, poi, di questo modello di tasse volontarie sperperadenari ,è stato di 30,541 mld. (+12%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che era stato pari a 27,209 mld. Mica briciole.

Gli immigrati, dato certificato anche da Bankitalia, non rubano il lavoro agli italiani ma, anzi, ne facilitano la crescita sociale. Sfatando un’altra balla che serve ai politici locali per poter continuare a gestire il vuoto dei loro fallimenti operativi. Le pensioni oggi, come abbiamo visto in un altro post, mantengono un equilibrio solido grazie ai contributi degli immigrati che grazie alla loro età media di 31 anni contro quella del contribuente italiano, di 45, ne permette appunto la sostenibilità.

Questa politica e questi politici, in questi anche solo ultimi 10 anni di governi locali e nazionali cosa hanno fatto per i cittadini, cosa hanno migliorato nella qualità della vita locale e nazionale, personale e collettiva. Nel concreto?  Ci stanno prendendo in giro banchettando nel loro vuoto spinto, nel nostro vuoto spinto, ce lo meritiamo?