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ENI: stop in Alaska.

4 marzo 2009 0 commenti

enioffshore.jpgCi perdonerà, la nostra "compagnia di bandiera" petrolifera, se cogliamo l'occasione per uno scooppino tutto italiano: l'ENI ha sospeso le operazioni del suo primo progetto in Alaska.

Si tratta del giacimento offshore di Nikaitchuq, con riserve stimate di 180 milioni di barili. I pozzi sono 70, l'avvio del progetto risale appena al gennaio 2008 e sarebbe dovuto entrare in produzione al termine di quest'anno. Invece, stop.

Il motivo è presto detto: prezzo del barile crollato, difficile situazione economica. Ma non si abbandona, e si spera di riaprire il discorso il prossimo anno.

Ma l'ENI non è l'unica. Come abbiamo più volte qui sottolineato, con la crisi del credito e il prezzo così basso sono molti i progetti che si fermano. A cominciare dai tanto decantati giacimenti brasiliani, che pareva dovessero salvare il mondo dalla catastrofe, per finire con un altro big, l'Arabia Saudita, che sta rallentando l'attività estrattiva fino ad un 20% alla fine del 2009.

Qualcuno parla di peak artificiale. E i peak artificiali, si sa, hanno la brutta abitudine di rivelarsi reali: ovvero è molto difficile, in seguito, risalire...

 

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