Disoccupati? Nelle rinnovabili c’è posto…
Ormai è un mantra, che i tedeschi con le rinnovabili hanno creato il mitico milione di posti di lavoro. E in Italia? Siamo ancora fermi a cazzuola e cemento*, forse è per questo che le aziende che si occupano di rinnovabile fanno una fatica del diavolo per trovare personale preparato. Leggo su E-Gazette:
Silvia Macchini, responsabile del settore energy in Promelec International. "Abbiamo ricevuto parecchi incarichi anche da aziende importanti sul piano internazionale, per ricercare figure di questo tipo e stiamo incontrando più difficoltà del previsto ad individuare candidati adeguati".
Se avete qualche esperienza in proposito, o un titolo di studio inerente, fatevi sotto.
Sempre a proposito di "lavoro", ma stavolta con le virgolette, a Torino succede una cosa curiosa: i carabinieri hanno arrestato quattro netturbini che, invece di consegnare ai siti di stoccaggio i vecchi elettrodomestici, ne recuperavano parti e le vendevano come pezzi di ricambio, gettando via abusivamente il resto. Guadagno dall'operazione: circa cinquemila euro al mese.
Ora per carità, sono dipendenti pubblici e inquinatori, quindi è giusta la galera. Ma a leggere le cifre sono leciti dei dubbi: se in quattro riuscivano ad "alzare" cinquemila euro al mese, quanto si riuscirebbe a guadagnare se fossero i Comuni ad organizzare un recupero del genere in grande stile? E soprattutto, quanto di buono c'è ancora negli elettrodomestici che buttiamo via, pezzi che meriterebbero di essere riciclati anziché finire in discarica per legale che sia? Il mercato dell'usato e delle riparazioni, con la crisi in corso, sta rifiorendo... forse si potrebbe approfittarne.
* A proposito di cemento, leggetevi la Nuova Costituzione Italiana. L'articolo più bello? Il n° 12, che recita La bandiera della Repubblica è il sacco di cemento 325 portland.