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Sauditi: arriva la “catastrofe energetica”. Ce l’hanno con Obama?

25 marzo 2009 0 commenti

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Scrivendo questo blog ormai da qualche anno, mi accade di riportare più volte le dichiarazioni di questo o quel governo. Così è con l'Arabia Saudita: e devo confessare che ancora ho mica capito se intendono rassicurarci o gettarci nel panico assoluto. Le dichiarazioni, da sempre, tendono allo schizofrenico.

L'ultima uscita è del Ministro del Petrolio arabo, Al-Naimi, sul Kuwait Times:

Nei prossimi anni, se la produzione di energia tradizionale si rivelerà inadeguata per taglio di investimenti dovuto ai prezzi insostenibili, irreali indicazioni di domanda futura o speranze di una sostituzione del petrolio, la crisi di produzione sarà catastrofica. (...) In un contesto di prezzi bassi, la tendenza è quella di focalizzarsi sulla sopravvivenza anziché sull'espansione. E se noi mettiamo in bassa priorità il prepararci per il futuro, tale inazione tornerà a perseguitarci causando crisi di produzione e il ritorno dei prezzi alle stelle.

Aiuto! Che diamine sta dicendo? Qualcuno capisce? Beh proviamoci, la sensazione è che si tratti di uno dei soliti messaggi trasversali. A chi? Azzardiamo: si rivolge alla nuova amministrazione americana. Al-Naimi ce lo fa capire con due altre piccole ma significative allusioni: 

Il mondo rischia il disastro riponendo troppe speranze su non sperimentate energie alternative.

E anche: 

La situazione è complicata da altri fattori, come una certa retorica politica che chiede di ridurre la dipendenza dal petrolio a causa di vaghe ragioni di sostenibilità ambientale, o per rendersi indipendenti da una certa regione del mondo.

Ahhh beh, vabbè. Abbiamo capito. Il linguaggio ce lo ha spiegato Giovanni Falcone in Cose di Cosa Nostra. In pratica, i sauditi avvisano di non sovvenzionare troppo le energie alternative, di non scoraggiare il consumo di petrolio per sciocchezze ambientaliste, e di non cercare di fare dispetto agli arabi cattivoni, altrimenti avremo da pagarla cara quando la crisi finirà e di petrolio ce ne sarà di meno. A schifìo finisce, sottintende Al-Naimi.

Beh, Obama non è un amicone affettuoso dei reali sauditi come Bush. Chissà se coglierà il sottile messaggio, e soprattutto se obbedirà al diktat...

 

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