Home » » Mobilità, petrolio blogosfere »

Kunstler e l’Aspen Institute: “Quanta idiozia!”.

30 marzo 2009 0 commenti

kunstler_1.jpg

Avete presente quei casi in cui si dice "Avrei voluto essere una mosca"? Ecco, un posticino sulla parete me lo sarei riservato volentieri venerdì scorso all'Aspen Environmental Forum, quando ha parlato James Kunstler.

L'Aspen Environmental Forum è uno di quegli eventi organizzati dai grandi think tanks internazionali, in questo caso l'Aspen Institute, illuminato circolo di pensatori sponsorizzato da Carnegie, Ford e Rockefeller, il cui presidente in Italia è Giulio Tremonti. Temi del Forum 2009, sponsorizzato da tipi quali la Shell e GM, sono le nuove energie, i biocarburanti, il risparmio energetico, le grandi promesse tecnologiche, l'energia per il Terzo Mondo, salvare le foreste, il tutto fra cene di gala e cocktail. Insomma la solita faccenda di tante chiacchiere e poco costrutto tra ottimismo e faciloneria.

Ma a un certo punto, qualcuno ha avuto la malauguratissima idea di invitare Kunstler per una presentazione. Non deve essere stato tanto in sintonia con la serata, se l'Aspen Times commenta così:

James Kunstler ha da solo cancellato tutte le rosee predizioni sul futuro dell'energia pulita che hanno dominato il Forum con la sua prospettiva incredibilmente nera. Kunstler prevede che l'Armageddon economica arrivi entro quattro mesi. "La gente si prende in giro da sola convincendosi che l'economia stia mostrand segni di ripresa".

In una predizione che ha colpito duro i promotori delle energie pulite, ha sostenuto che i capitali per l'eolico e il fotovoltaico non si materializzeranno magicamente. Ha detto che vivono in un mondo di fantasia, pensando che con l'olio delle patatine fritte si possano alimentare tutti i veicoli del mondo, e che potremo riprendere il nostro stile di vita consumistico dopo un breve periodo di assestamento.

Lo stile di vita americano crollerà dal 20 al 50%, e la società industriale diventerà semi-agricola. "Non possiamo far ricominciare la faccenda della crescita" ha detto "tutta quella storia del consumismo. Anche se le banche volessero fare credito, non riusciremo a prestare soldi per altre TV al plasma. E' praticamente finita."

Ora, sappiamo tutti benissimo che Kunstler è il catastrofista per eccellenza. Ma vedere le facce di quei tipi mentre James gli offre un piccolo bagno di realtà dev'essere stato uno spettacolo unico. Qualcosa ce lo racconta lui stesso:

Ho trascorso il weekend all'Aspen Institute Environmental Forum, dedicato imparzialmente al fiasco energetico e climatico. E' stata scioccante la convinzione dei presenti -inclusi esperti scientifici e governativi su clima ed energia- che il problema energetico si riassume nel trovare altri modi per far andare le automobili. L'assunto che noi tutti dobbiamo restare dipendenti dalla mobilità automobilistica rimane assolutamente granitico tra tutti costoro, che dovrebbero invece saperla lunga. E' frustrante trovare tanta idiozia tra questa particolare elite.

Chissà se la presenza di Kunstler è servita a qualcosa, se ha insinuato un piccolo dubbio nella mente di qualcuno. Più probabile, che abbia determinato il licenziamento in tronco del poveretto che ha fatto la bella pensata di invitarlo. In certi ambienti, si può arrivare fino ad un certo punto e non oltre. Anche se Kunstler è tutto meno che un estremista noglobal, insomma, neppure lui riuscirà a convincerli della necessità di un cambio di paradigma. Più sicuro continuare a sognare sull'olio delle patatine.

 

Leggi i commenti (43) »