Home » » petrolio blogosfere »

Da una parte il MOSE, dall’altra le trivelle.

21 maggio 2009 0 commenti

immagine-estrazioni-adriatico4.jpgContinua con insistenza questa nuova moda di andare a trivellare là dove non si puote. L'ultimo è il golfo di Venezia, dove ricominciano le perforazioni a caccia di gas tra le proteste degli operatori del turismo di tutta la costa.

Il fatto è che le coste intorno a Venezia hanno già grandi problemi di erosione delle spiagge, che potrebbe notevolmente peggiorare per le attività di trivellazione e il rischio subsidenza. Riferisce E-Gazette che il governatore Galan non ha ancora fatto sapere se è d'accordo o no, in compenso pare tutto contento per essere riuscito ad ottenere un abbassamento delle accise sulla benzina per i cittadini veneti.

Siamo alle solite insomma: si dà un contentino da una parte, e si prende tutto dall'altra. Il cittadino poveraccio penserà che ne vale la pena, di risparmiare chessò 3 o 4 centesimi, "perché tutto fa brodo", e anche perché i danni che recano simili attività non si vedono a occhio nudo nel giardino di casa sua. Quindi chissene frega?

Anche i sostenitori della politica del sì avranno di che gioire. Da una parte si costruisce quell'ecomostro del MOSE, "per salvare Venezia", e dall'altra si trivella incuranti delle conseguenze geologiche. Ma l'importante è "fare", non è vero?

 

Leggi i commenti (12) »