Giustizia è fatta.
La Shell ha patteggiato, ed ha accettato di pagare 15 milioni e mezzo di dollari per risarcire la famiglia dello scrittore ed attivista nigeriano Ken Saro Wiwa e di altri 8 suoi compagni.
Ken, che aveva scritto a lungo sui soprusi subiti dal suo popolo Ogoni ad opera delle multinazionali del petrolio, fu impiccato come un ladro senza processo e dopo isolamento e torture.
Ho scritto "giustizia è fatta", ma non è del tutto vero. C'è voluta una battaglia lunga 14 anni per rendere onore ad uno dei più grandi figli della Nigeria. Inoltre, la Shell (ritenuta responsabile e mandante della vicenda) è riuscita in questo modo ad evitare una condanna in tribunale, condanna che avrebbe rappresentato un importante precedente per i disastri ambientali e la violazione dei diritti umani operata dalle compagni estrattive nel mondo.
I soldi, per finire, non ci restituiranno un esempio civile e di coraggio. E anche un po' profeta: egli stesso scrisse, poco prima di finire ammazzato,
«La Compagnia ha schivato questo processo, ma arriverà il suo momento. Non ho dubbi che più prima che poi dovrà rispondere del conflitto ambientale che ha intrapreso nel Delta. E anche il crimine della sporca guerra della Compagnia contro gli Ogoni sarà punito».