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CERA: “Il peakoil è qui”.

15 giugno 2009 0 commenti

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Abbiamo parlato qualche volta del CERA, il canadese Cambridge Energy Research Association diretto da Daniel Yergin, che si azzuffa con l'ASPO praticamente ogni settimana. La posizione ufficiale del CERA è la seguente: di petrolio ce n'è a iosa, basterà fino a chissà quando, niente picco per almeno 30 anni. Gli studi del CERA sono tra i più pubblicizzati dalla stampa, quelli, per capirci, che hanno diffuso la famosa data del 2037 per "la fine del petrolio", la più ottimistica in circolazione.

Adesso, arriva una notizia davvero clamorosa: il CERA dichiara "il peakoil è qui". Lo ha annunciato uno dei suoi manager durante una conferenza sui trasporti. Una conversione sulla via di Damasco? Yergin ha visto la luce?

Non esattamente. A saper leggere tra le righe, scopriamo che il CERA non abbandona affatto quella che è la sua posizione tradizionale, ovvero che di petrolio magicamente ce ne sarà finché ce n'è bisogno. La dichiarazione sul picco, infatti, è dovuta esclusivamente al calo della domanda di prodotti raffinati: scende la richiesta di benzina, probabilmente non risalirà mai più (per ragioni economiche, tecnologiche eccetera) e quindi siamo automaticamente al picco perché la produzione seguirà ordinatamente il meccanismo domanda-offerta.

Strana interpretazione, vero? D'altronde, ciascuno è libero di decodificare la realtà come più gli aggrada. Rimane comunque il fatto che "peakoil is here" e probabilmente "is here to stay".

(Nell'immagine: banconota da 1 yergin. Lo yergin è l'unità di misura del prezzo del barile, e corrisponde a 38 dollari, ovvero il prezzo "giusto" secondo Daniel Yergin. Il valore di oggi del barile corrisponde a 1,8 Yergin. Tutto ciò è ovviamente una presa per i fondelli al CERA concepita dai ragazzi di TOD .)

 

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