Khurais entra in produzione. So what?
E' stata la notizia del giorno una paio di giorni fa, almeno per chi bada a queste cose. La Saudi Aramco ha trionfalmente "aperto" la produzione di Khurais.
La Newsletter Rigzone dell'11 Giugno riporta che il giacimento gigante di Khurais ha iniziato la produzione. Il nuovo giacimento da 1,25 milioni di barili al giorno spingerà la produzione saudita a 12,5 milioni di barili al giorno. (...) Khurais è stimato contenere 27 miliardi di barili. (...) Dato che la recessione economica ha rallentato la domanda, ci si aspetta che Khurais produca per 20-25 anni.
Fin qui le news. Ma cosa c'è davvero a Khurais? Vi invito a leggere uno dei consueti report di TOD, che analizza molto a fondo la questione. Anzitutto, Khurais non è affatto nuovo: scoperto nel 1957, è entrato in produzione nel 1963. Ma non ha mai prodotto molto: il massimo è stato raggiunto nel 1981 a 144 mila barili al giorno. Come mai una produzione così scarsa? Probabilmente per un problema di pressione: la pressione naturale del giacimento era insufficiente, e fu stimolata attraverso "iniezioni" di gas attorno agli anni '80. La novità odierna è la trivellazione di centinaia di pozzi orizzontali per l'iniezione di acqua marina (950 km di tubi ad opera della Halliburton), sistema che in genere si usa con i pozzi in esaurimento o con problemi di pressione, ed è indicativo anche che si usino pompe elettriche. Insomma una faticaccia, che qualcuno ha definito "il peggior problema idraulico del mondo".
Non è certa infine la qualità di Khurais: che sia Arabian Light, oppure qualcosa di molto più pesante, sulfureo e rognoso da raffinare. Gli esperti di TOD sbirciano le foto satellitari e sentenziano: "Da qui, si scorgono nubi di zolfo, e se si guarda bene anche gli orchetti. Sembra di vedere Mordor."