Le gioie della benzina a caro prezzo.
Proprio mentre qui si verifica la solita furbata estiva dell'aumento del prezzo della benzina a uso e consumo dei migranti agostani, esce negli USA un libro che vorrebbe esser serio ma che alla fine risulta divertente. Si chiama "20 dollari a gallone: come l'inevitabile salita del prezzo della benzina cambierà le nostre vite per il meglio".
L'iniziativa è lodevole, ovvero dimostrare come non tutto il male viene per nuocere eccetera. Il problema è che forse è un tantino irrealistico, tanto irrealistico da alfine diventare una favoletta. L'autore Christopher Steiner, un ingegnere che scrive per Forbes, così descrive il suo mondo di sogno post peak: la gente camminerà, e andrà a scuola in bicicletta; si useranno i mezzi pubblici, molti dimagriranno e l'obesità dilagante sarà un ricordo. Così come le odierne vittime degli incidenti stradali, e l'aria più pulita salverà migliaia di vite oggi perse per malattie polmonari. Anche il cibo, coltivato in zone più vicine e con meno pesticidi, sarà più sano. I viaggi? Finiti i tour esotici, riscopriremo le bellezze del nostro Paese, magari in treno.
Forse per via del collegamento con Forbes, Reuters qualifica questo come "Business Book". C'è da augurarsi che chi prende le decisioni per il business non si basi su queste ottimistiche favolette, quando si tratta del futuro del petrolio e dei trasporti. E' sconcertante vedere che si passa da messaggi tipo "non succederà nulla, di petrolio ce n'è per cent'anni" ad altri che dipingono un futuro da Bosco dei Cento Acri. E' sconsigliabile essere troppo catastrofisti, ma anche vivere a Disneyland...