Expo di Milano. Sarebbe potuta essere un modello mondiale…
Lo so, è da libro dei sogni. Ma ascoltate l'intervento del 17 scorso di Carlo Petrini (Slowfood) agli Stati Generali dell'Expo 2015 di Milano, questione di cui abbiamo parlato anche un annetto fa. Tra le altre cose, dice:
Il vero monumento dell'esposizione universale non dovrà essere un'opera di ingegneria, ma un fiume Lambro nuovamente pulito.
Non possiamo nutrire il pianeta se non sappiamo nutrire Milano con l'agricoltura di prossimità.
Per questo l'Expò dovrà lanciare una moratoria: fino al 2015 non un ettaro di agricoltura venga cementificato.
Immaginate una Expo mondiale basata su un altro modello di sviluppo, una Expo in cui si sono investiti soldi per ripulire l'ambiente, sviluppare la prossimità, proporre un nuovo sistema di mobilità. Per dire "nel 2015 cambia il mondo", invece che riproporre il solito sviluppo in salsa cementizia. L'esposizione di una teoria, come dice Petrini, ma anche della sua operatività.
Un libro dei sogni, appunto: ma pare che Petrini sia stato applauditissimo.