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Siamo tutti farabutti… ma qualcuno è più farabutto di altri.

16 settembre 2009 0 commenti

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La stampa tutta (ovvero Repubblica) si muove come un sol uomo per la "libertà di stampa", e lancia la campagna "siamo tutti farabutti" in seguito alle accuse dello psiconano lanciate ieri in diretta nazionale. I lettori accorrono e partecipano solidali inviando foto. Accorrono anche all'appello relativo, che ha raccolto già 370mila firme e l'adesione entusiastica di scrittori, artisti e Premi Nobel. Infine, parteciperanno solidali anche alla manifestazione di sabato prossimo, organizzata dalla Federazione della Stampa a cui aderisce persino la stampa cattolica.

Un fermento, un fermento mai visto prima. D'altronde, la libertà di informazione è qualcosa di sacro, ed è giusto che in un Paese democratico sia difesa e protetta come ultimo baluardo contro l'oscurantismo che preme alle porte. Dare dei "farabutti" a chi esercita liberamente il diritto di informazione è qualcosa che ricorda periodi davvero bui.

Intanto, su un blog da tutti ignorato esce un post che titola: "Hai mica 20 milioni da prestarmi?". Non è l'appello di un blogger con le manie di grandezza, ma quello di un altro monumento dell'informazione (a cui peraltro giornalisti e media attingono ogni giorno a piene mani senza manco dire grazie): ovvero Wikipedia Italia. La voce è quella di Frieda Brioschi, presidente di Wikimedia Italia, che si è vista recapitare una mostruosa richiesta di risarcimento danni perché a un deputato non è piaciuta la propria biografia su Wiki Italia.

Ora occorre sicuramente comprendere le difficoltà del suddetto deputato nell'afferrare i meccanismi della Rete, essendo egli appena in possesso di licenza media, ma permettete che ci preoccupiamo un filino. Wikipedia è, come mille altre risorse di Internet, scritta dai lettori. Scritta letteralmente dal primo che passa, e poi controllata e corretta da tutti gli altri che passano di lì... e proprio per questo finisce con l'essere accurata. Ritenere responsabile di ciò il presidente del consorzio Wiki è totalmente assurdo. Lo stesso sta accadendo a Comedonchisciotte, dove un imbecille nel forum ha fatto minacce antisemite, e tutto il sito si è ritrovato squadernato al TG1 neanche fossero Alqaida. Anche in un forum scrive il primo che passa, e per quanto venga controllato dai gestori è impossibile vagliare ogni frase. Come ricorda Gilioli, persino un forum di turismo viene ora trascinato in tribunale da un ristorante che non ha gradito le critiche ai piatti scritte dai suoi propri avventori.

Devo necessariamente dire che i blog funzionano allo stesso modo? Forse lo sapete già. Nei milioni di blog sulla Rete può commentare chiunque, e infatti il notoriamente scomodo Byoblu è minacciato di querele per il commento di un passante.

La deduzione è presto fatta. Ritenere il gestore del blog, sito, forum, wiki, responsabile delle affermazioni delle migliaia di passanti è come ritenere responsabile l'autista dell'autobus perché un passeggero fa proclami terroristici. La Rete NON è un giornale, dove le parole si pianificano PRIMA.

Ora, ne consegue che mentre la Repubblica si sente molto accusata di farabuttismo, migliaia di altre persone stanno seriamente tremando per la vera libertà di informazione e anche per la propria incolumità legale, senza che nessuno si precipiti in piazza a sventolare striscioni. Non per darvi l'idea, ma se qualcuno di voi qui sotto inneggia alla sovversione o insulta un politico, Blogosfere si becca una querela e io finisco in gattabuia. Non una gran prospettiva.

Qual è l'alternativa allora? Semplice: o cominciamo tutti a trascorrere 24 ore su 24 a cancellare e correggere commenti di deficienti (o finti tali...) su ogni blog, forum e wiki, oppure si chiude tutto e buonanotte. Chi resta aperto, non consente più commenti e sta ben attento a cosa dice e a come parla.

Non mi pare differente da quel che succede alla Gabanelli, dovremmo anche noi fare un appello al mondo intero. I Premi Nobel li portate voi?

(e scusate l'OT.)

 

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