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Toronto Film Festival: risorse, petrolio e apocalisse.

18 settembre 2009 0 commenti

Rimanendo in argomento, non sarà davvero male la prossima stagione cinematografica, almeno per quanto ci riguarda. Mentre è in arrivo l'attesissimo film sulla fine del capitalismo (e di ciò che ne consegue) di Michael Moore, al Toronto Film Festival vengono presentati tre film uno più significativo dell'altro.

Petropolis di Peter Mettler, girato prevalentemente in elicottero, ci mostra dall'alto i disastri compiuti in Alberta, dove si estraggono e si processano le sabbie bituminose canadesi, e l'impatto sul territorio, le acque e il clima. Ecco il trailer.

 

Anche il secondo film ci interessa moltissimo: direi che era ora che qualcuno si occupasse del problema delle api. Lo fanno Carter Gunn e Ross McDonnell, con una specie di mistery sul bucolico mondo dell'apicoltura e del drammatico "colony collapse disorder" che sta colpendo gli alveari di tutto il mondo. Il film si chiama Colony.

Ma la premiere che più mi ha sorpreso è stata quella di un film che si chiama, neanche a dirlo, Collapse. Girato dal regista Chris Smith (quello di American Movie), ha lasciato a bocca aperta gli spettatori -qualcuno l'ha definito "il miglior film del Festival", meritevole di Oscar- ma soprattutto li ha gettati nel terrore. Ed è davvero incredibile che ciò accada, perché il film narra la storia dello scomodissimo Mike Ruppert. L'ho menzionato proprio qualche giorno fa: Ruppert è un ex poliziotto americano, oggi giornalista, che da anni si occupa sia di peak oil che delle sue conseguenze nella società. E' stato accusato di complottismo, ha subito sabotaggi e attacchi personali, è dovuto persino fuggire dagli States temendo per la propria vita. Sarà allora il clima Obama, a consentire oggi un film su di lui e soprattutto a lasciargli esprimere liberamente le proprie opinioni e teorie. 

Teorie che hanno scioccato chi ha visto il film. Dicono ad esempio su TimeOut :

Ruppert predice il disastro economico in ogni dettaglio; vede la fine delle forze di polizia, del sistema stradale, del controllo aereo e del capitalismo... tutto entro i prossimi 20-50 anni. Non riesci a togliergli gli occhi di dosso. 

Ci piacerebbe molto vedere il film tradotto in italiano. Sarà possibile?

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