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I Top 500 “più bravi”. Ma che differenza c’è?

22 settembre 2009 0 commenti

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Newsweek pubblica una classifica dei Top 500 Corporations, un po' come fa Fortune. La novità che annunciano, però, è che si tratta della classifica in ordine di... attenzione all'ambiente. Bella idea, nevvero? Corro a vedere.

E non trovo molta differenza con la classifica di Fortune, che anzi mi appare più corretta in quanto ordina i più ricchi e basta. Le aziende sono sempre le stesse, appena un po' rimescolate. E quanto all'attenzione all'ambiente... beh, mi verrebbe un filino da vomitare: di alcune so qualcosa.

Ad esempio della Johnson, che siede trionfale al terzo posto. Le motivazioni della medaglia di bronzo sono che la multinazionale ha la più grande flotta di auto ibride del mondo, e che è molto coinvolta nel combattere il climate change. Nel mio piccolo di femminuccia, so che la Johnson propone prodotti cosmetici infarciti di petrolati e siliconi, che oltre ad essere assai poco benefici per la pelle sono tremendamente inquinanti. Sì, anche il Baby Olio dei neonati fa parte della categoria.

Al sesto posto si trova la Nike. Usa "puro cotone", produce pochi rifiuti e ha persino messo in vendita una scarpa prodotta con materiale riciclato. Un impegno davvero incessante! Hanno anche adottato un codice di condotta in tutti gli sweatshops in giro per il mondo, che impone l'attenzione all'ambiente. L'attenzione alle condizioni dei lavoratori invece non è menzionata, perché probabilmente suona poco ecologica.

Starbucks si trova al decimo posto. Fortunatamente in Italia ne siamo ancora liberi, visto che Starbucks vende caffé espresso e i nostri baristi la sostituiscono più che egregiamente (ci piace il local, insomma). Un sacco di blabla sul riciclaggio della carta eccetera, ma come fa una compagnia che ogni giorno vende caffé in milioni di bicchieri di cartone e plastica, che finiscono gettati poi ovunque, ad essere anche solo pallidamente considerata "verde"? Ripàssino quando si saranno dotati di tazzine in vetro e avranno abolito il caffè da passeggio.

Questi sono solo i miei pensieri in libertà alla lettura di cotanta classifica. Se volete invece fargli le pulci, tutto il materiale è online e aggiornato dal 1998 su Transnationale.

 

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