Burgan in declino irreversibile.
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Fa un po' nostalgia pensare che abbiamo parlato del secondo giacimento più grande del mondo, Burgan in Kuwait, nell'ormai lontanissimo Novembre 2005 (era il decimo post in assoluto su Petrolio, e infatti non un cane si degnò di commentare. C'erano si e no dodici lettori, all'epoca). Burgan aveva appena passato il picco di produzione, e la rivelazione da parte del governo kuwaitiano aveva trasmesso sconcerto nel mondo petrolifero.
In un'analisi di Michael Lynch per Rigzone, il giacimento è oggi ufficialmente definito in declino irreversibile. L'altissimo water cut ha portato la produzione a 1,4 milioni di barili al giorno, parecchio al di sotto degli 1,7 di 4 anni fa e degli 1,9 dei tempi d'oro. Senza aiuti tecnologici, sostiene Lynch, Burgan sarà esaurito tra 5 anni. Con buona pace degli sceicchi.
Interessante la lista al termine dell'articolo: Ghawar, Samotlor (in Russia), Agha Jari, Ahwaz, Gach Saran, Marun (tutti in Iran), i giacimenti della costa Bolivar in Venezuela, Cantarell in Messico , Huntington Beach, Long Beach e Wilmington in California, East Texas e Yates in Texas e Prudhoe Bay in Alaska. Tutti giganti in esaurimento. Diamine, non se ne salva neanche uno...








