Gazpromnation: un libro indispensabile.
Qualcuno di voi avrà sicuramente notato, nel piccolo blogroll in basso a destra, il link al blog Gazpromnation.
Gazpromnation è un blog accuratissimo gestito da Stefano Grazioli, che si occupa di cose russe e di cose energetiche (due argomenti inscindibili, direi). Stefano mi ha gentilmente mandato qualche tempo fa il pdf del suo ultimo libro, che si chiama Gazpromnation, il sistema Putin e il nuovo grande gioco in Asia Centrale.
Lo sto ancora leggendo, ma voglio in modo poco ortodosso parlarvene ancora prima di averlo finito. Questo libro è un vero manuale, mi sarà indispensabile anche in futuro, e dovrebbe essere sulla scrivania di ogni giornalista che scriva di cose non solo italiane.
Riepiloga alla perfezione tutti gli eventi russi degli ultimi vent'anni per consentirci di inquadrare la situazione attuale, lo fa con una scrittura scorrevole, semplice, diretta, e chi è in genere spaventato all'idea di affrontare gli intrecci politici post-sovietici troverà la narrazione chiarissima. Non solo: Stefano, finalmente, ci offre un punto di vista il più possibile obiettivo, evitandoci le consuete demonizzazioni a cui ci ha abituato la stampa occidentale e contemporaneamente gli occhiali rosa che i più ferventi putiniani de noantri (pochi, in verità) indossano con entusiasmo. Anche se, talvolta, è sufficiente non demonizzare per passare da putiniani...
Nel libro troverete, oltre alla storia contemporanea, le vicende Gazprom, i fatti sul petrolio e il gas, una bella analisi sullo scacchiere eurasiatico inclusi gli aspetti strettamente militari, e (davvero indispensabile) un dettagliato esame delle Repubbliche ex-sovietiche dell'Asia Centrale oggi al centro del Grande Gioco di brzezinskiana memoria.
Ma soprattutto Stefano Grazioli riesce a farci capire cosa pensano Putin, Medvedev e l'intera amministrazione russa, e la loro visione strategica per il futuro. Suggerendoci che, spesso, basta stare ad ascoltare cosa dicono:
Primo punto: la Russia riconosce la priorità dei principi fondamentali del diritto internazionale che definiscono le relazioni tra i popoli civili. E nell’ambito di questi principi, di questa concezione del diritto internazionale, noi svilupperemo le nostre
relazioni con gli altri stati. Secondo: il mondo deve essere multipolare. L’unipolarismo è inaccettabile. Il dominio è inammissibile. Noi non possiamo accettare un ordine mondiale in cui tutte le decisioni vengano prese da un solo paese, pur serio e autorevole come gli Stati Uniti d’America. Un mondo simile sarebbe instabile e minacciato dai conflitti. Terzo: la Russia non vuole scontrarsi con alcun paese. La Russia non vuole isolarsi. Svilupperemo quanto possibile le nostre relazioni amichevoli con l’Europa, con gli Stati Uniti e con gli altri paesi del mondo. (Medvedev)
Trovate il libro su Lulu, sia in versione cartacea che scaricabile. Buona lettura.