La Shell dichiara guerra… alla Cina. (Su suolo nigeriano)
Abbiamo giusto fatto in tempo a divertirci sulla classifica delle multinazionali che contano quanto interi Paesi, che ci tocca subito diventare seri e confrontarci con le conseguenze.
Una di esse davvero stupisce, anche se tutto sommato non deve suonarci troppo inaspettata. La Shell ha infatti appena rilasciato le seguenti dichiarazioni:
La Royal Dutch Shell combatterà ogni possibile sforzo del governo nigeriano vòlto a cedere il controllo dei suoi giacimenti in Nigeria alle compagnie cinesi. "Di una cosa potete essere sicuri: che noi e tutta l'industria petrolifera difenderemo i nostri interessi."
Così il capo del settore finanza Shell. Càspita, se simili minacce fossero partite da uno Stato l'ONU sarebbe già in fermento. D'altronde, prima o poi dovevano succedere entrambe le cose: che le compagnie occidentali si scontrassero da qualche parte con la Cina, che da tempo fa la spesa di petrolio in tutto il mondo, e che le compagnie private si stufassero delle sempre più numerose e aggressive compagnie statali.
Quel che dispiace, è che simili guerre si facciano sulla pelle di Paesi terzi, la cui unica disgrazia è quella di essersi ritrovati il petrolio nel proprio sottosuolo.