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La Cina si bagna i piedi nel “mare di casa” USA.

6 novembre 2009 0 commenti

cina_banca%20centrale.jpgA firmare ufficialmente l'accordo è stata la Statoil, compagnia petrolifera norvegese. Ma il luogo dove avverranno le prospezioni da parte della cinese CNOOC è il Golfo del Messico, finora considerato il "mare di casa" dagli Stati Uniti. Si tratta di percentuali piccole, tra il 10 e il 20% su quattro giacimenti, ma è comunque la prima volta nella storia che la Cina investe nel petrolio del Golfo. Sembra che per il momento non ci saranno reazioni politiche, visto il piccolo impegno e le "minime" (100 milioni di dollari) somme coinvolte.

In realtà, la Cina sta saggiamente adottando una politica di piccoli passi, dopo lo scandalo che in USA destò la sua proposta di comprare Unocal, nel 2005. Vorranno bollire la rana a fuoco lento...

 

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