“L’esistenza umana è minacciata”.
No, non è un post sul 2012 (confessatelo, che vi piacerebbe...), ma qualcosa di un po' più credibile. Si tratta di una recente dichiarazione del nuovo Direttore Generale di Greenpeace, Kumi Naidoo.
L'esistenza umana sulla Terra è minacciata. Ogni anno, ci sono 300 mila persone in più che muoiono per questioni legate al clima. (...) Tutto ciò che non risulterà in un trattato restrittivo a Copenhagen, rappresenterà un fallimento da parte della classe politica. Non possiamo cambiare la scienza, la scienza è chiara. Dobbiamo cambiare le politiche. E se non possiamo cambiare le politiche, allora dobbiamo indirizzare i nostri sforzi a cambiare i politici.
Urgh. E con chi ce l'ha? Con Obama, che
durante la sua campagna elettorale, in ogni singolo discorso, ha parlato di un pianeta in pericolo per il cambiamento climatico. Sappiamo che conosce il problema.
Ma una volta che è stato eletto, sostiene Naidoo, ha ammorbidito molto le sue posizioni, ha perso tutta l'urgenza e ora pare fare orecchie da mercante.
E' incredibile vedere le pressioni, le battaglie, persino i colpi bassi che si intensificano con l'approssimarsi della conferenza di Copenhagen. Evidentemente, la sensazione di tutti è che questo sia proprio l'ultimo treno...
