Home » Andrea Poggio » editoriale, Inquinamento, Legambiente, Mare »

Sacchetti di plastica, smascherato un imbroglio

21 gennaio 2011 0 commenti

Saprete tutti che da quest’anno sono vietati i sacchetti di plastica per la spesa: permesso solo regalarli per finire le scorte, oppure si deve ricorrere alla carte e alla plastica compostabile. Ma alcuni sacchetti spacciati come “bio” in realtà non lo sono. È pubblicità ingannevole presentare i sacchetti in plastica tradizionale con l’additivo ECM come biodegradabili e compostabili.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha dato ragione a Legambiente che aveva fatto ricorso: gli shopper di plastica tradizionale con l’aggiunta dell’additivo chimico ECM non posso essere pubblicizzati e venduti come biodegradabili e compostabili perché non rispettano le condizioni e i tempi previsti dalla normativa comunitaria e nazionale di settore. I sacchetti additivati con l’ECM Masterbatch Pellet, venivano presentati dall’azienda Italcom come biodegradabili e compostabili in modo generico e del tutto ingannevole, inducendo in errore gli esercizi commerciali convinti così di adeguarsi alla legge. Nei giorni scorsi, l’Autorità ha definito ingannevole la pubblicità di Italcom, Arcopolimeri e Ideal Plastik, ne ha vietato l’ulteriore diffusione e ha previsto anche multe di 40mila per la prima azienda e 20mila per le altre due.

Andrea Poggio